Michele Merlo, la sua tomba è stata profanata. Il padre: “Gesto di odio grave”
La tomba di Michele Merlo è stata di nuovo vandalizzata
Purtroppo è successo qualcosa che si vorrebbe non fosse mai successo: la tomba di Michele Merlo è stata di nuovo vandalizzata e a denunciare il fatto è stata l’associazione Romantico Ribelle presieduta dai suoi genitori. Ma cos’è successo di preciso? Ebbene negli ultimi due giorni qualcuno ha violato il luogo in cui riposano i resti del cantante derubandolo di una copia del libro Con il cuore tra le righe dedicato alla sua storia (scritto da Alice Porta). Il giorno dopo sulla lapide è apparsa una scritta vergognosa: ‘Alice Porta vergognati’. Com’è possibile che delle persone abbiano fatto questo? Perché ce l’hanno con Alice Porta, che ha scritto un libro approvato dalla famiglia e i cui proventi vanno a un’associazione gestita da loro?
Lo sfogo del padre di Michele Merlo: “Gesto di odio molto grave”
A sfogarsi duramente in seguito alla profanazione della tomba de figlio è stato il padre di Michele Merlo: “Gesto di odio molto grave”. Sul profilo social dell’associazione presieduta dai genitori del cantante che nel mondo della musica era conosciuto con il nome d’arte di Mike Bird è stato pubblicato un lungo sfogo contro coloro che si sono macchiati di un gesto così vergognoso come il vandalizzare una tomba: “Vergognoso ciò che è successo. Non è la prima volta che vengono rubati o danneggiati gli oggetti che si trovano lì”, continuando col dire che l’autrice del libro non ha nulla di cui vergognarsi.
Michele Merlo morto a 28 anni a causa di una leucemia fulminante
La morte di Michele Merlo a causa di una leucemia fulminante che gli ha causato un’emorragia celebrale ha sconvolto tutti i suoi e tutti coloro che l’avevano apprezzato nella scuola di Amici di Maria De Filippi. Prima del ricovero il cantante era stato visitato da un ospedale di Vergato sull’Appennino bolognese e per questo la famiglia ha deciso di presentare un esposto in procura. Poi l’inchiesta è stata spostata a Vicenza dove lui è stato visitato in un centro medico in provincia di Vicenza. L’unico indagato al momento è il medico di famiglia che secondo l’accusa non avrebbe colto la presenza di una leucemia fulminante. Comunque sia si spera che questi attacchi alla tomba di un ragazzo morto troppo giovane, e che avrebbe potuto dare tanto al mondo della musica italiano, finiscano una volta per tutte.