Eleonora Daniele, al via Storie di sera: “Sarà diverso da Storie Italiane”
Nuova edizione di Storie di sera al via tra poco più di una settimana, ancora una volta con Eleonora Daniele alla conduzione, che proprio in vista della ripartenza dello spin-off di Storie Italiane, già sperimentato con successo sia lo scorso anno che all’inizio di questa stagione tv, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del settimanale TeleSette, per un numero della rivista in questione uscito in tutte le edicole di recente, dove si legge, tra le altre sue dichiarazioni:
Tra vite sospese, novità nelle indagini legati a casi di cronaca e giustizia, facciamo un lavoro diverso e in forma più intimistica rispetto a quello dell’appuntamento quotidiano.
Confermato, quindi, il taglio vincente che la trasmissione ha avuto anche nei precedenti cicli di puntate.
Ma quando inizia la nuova edizione di Storie di sera? La prima puntata andrà in onda l’8 aprile: anche quest’anno, quindi, il programma verrà trasmesso nella collocazione del lunedì, sempre in seconda serata ovviamente, subito dopo la fiction di turno.
Nell’intervista rilasciata a TeleSette si legge inoltre che Eleonora Daniele da bambina diceva ai genitori che da grande sarebbe andata in Africa a fare la missionaria: a questo proposito la conduttrice di Storie Italiane, Storie di sera e Dottori in corsia ha dichiarato
Anche se in modo diverso, lo spirito di una mia missione personale mi è rimasto dentro e lo porto avanti con il programma nel quale ho cercato di fare del mio meglio per tramutare la cronaca anche in servizio sociale.
Sempre nell’intervista in questione Eleonora ha parlato della sua carriera e del suo modo di fare televisione, ricordando che nelle diverse edizioni di Unomattina che ha condotto si è occupata di tanti argomenti diversi dalla cronaca e dall’attualità, sottolineando quindi di non disdegnare un tipo di televisione più leggera pur avendo scelto da anni di occuparsi di informazione.
Infine, prima della conclusione dell’intervista Eleonora Daniele ha ricordato il fratello Luigi, autistico, scomparso prematuramente nel 2015: a questo proposito ha sottolineato di sapere bene cosa significhi avere un disabile grave in famiglia, denunciando l’eccessiva burocrazia con la quale le famiglie dei disabili troppo spesso si trovano a dover combattere: “Gli strumenti per aiutare le famiglie ci sono, ma per chi non sa a chi rivolgersi sono dolori” ha detto.