La lunga notte, Alessio Boni: “Mi sono sentito dentro la storia”
La lunga notte, Alessio Boni racconta: “Lavorare su questo evento storico mi ha colpito molto”
La lunga notte, la fiction che ripercorre le tappe che portarono alla caduta di Mussolini e alla fine del fascismo prenderà il via stasera e vedrà nei panni del protagonista Dino Grandi il bravissimo attore Alessio Boni. Quest’ultimo, recentemente ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni nel corso della quale ha raccontato il suo personaggio. L’attore romano ha esordito dicendo che lavorare su questo progetto storico lo ha colpito molto e che farebbe vedere questa serie ai suoi figli, in quanto, capirebbero meglio gli orrori del fascismo imparando dagli esempi negativi. Subito dopo ha spiegato nel dettaglio chi era il personaggio che interpreta nella serie.
Grandi è stato un fascista e lo è stato fino alla morte, nel 1988. Interpretare una persona così non vuol dire avallarne il pensiero, ci mancherebbe, ma in ogni caso fu coraggioso. Capì che il Fascismo non funzionava più e il suo ordine del giorno creò la prima incrinatura nel regime.
Alessio Boni su Dino Grandi: “Per interpretarlo, ho dovuto sposare il suo pensiero”
Alessio Boni continuando a parlare di Dino Grandi, il personaggio a cui presta il volto ne La lunga notte che vedremo a partire da stasera ha detto che non è mai facile calarsi in un ruolo storico di tale portata. L’attore nel rispondere alla domanda del giornalista che gli ha chiesto se si punti di più sull’imitazione o sull’interpretazione personale ha riferito che non si punta su nessuna delle due. Ha aggiunto che piuttosto si fa un lavoro di rievocazione basato sulla biografia e le sceneggiature con l’aiuto di tutto ciò che ci circonda sul set, dai costumi, ai capelli, ma che la cosa più difficile da fare è sposare il pensiero della persona, ma bisogna farlo. A tal proposito ha detto: “La macchina da presa fa la radiografia dei tuoi sentimenti e si vede se non credi in quel che dici. E allora bisogna crederci fino in fondo e, finite le riprese, sono problemi tuoi se devi andare in analisi per uscire dal personaggio”.
Alessio Boni: “Interpretare Dino Grandi mi ha fatto sentire dentro la storia”
Interpretare Dino Grandi, dunque, non è stato facile per Alessio Boni, il quale non ha nascosto di aver avuto un po’ di perplessità nel vedere che “l’eroe” della serie La lunga notte era comunque un fascista. L’attore ha, infatti, detto che prima di accettare il ruolo ha parlato a lungo con il regista Giacomo Campiotti, con la produzione e con gli sceneggiatori Franco Bernini e Bernardo Pellegrini ed ha detto loro di non renderlo un eroe positivo. Tuttavia, ha riferito che quando si entra “in casa” Grandi, come hanno fatto loro è inevitabile che ci sia una sorta di umanizzazione della sua figura. Alessio Boni ha poi concluso l’intervista parlando di come lo ha fatto sentire interpretare questo personaggio e trovarsi davanti a “Mussolini”.
Mi sono sentito portato dentro la Storia, in una follia totale che però è importante conoscere, e anche appassionatamente: se domani mi proponessero di interpretare Stalin o Hitler, di certo avrei un rigurgito, ma dovrei amarli per interpretarli.