I Fantastici 5, cos’ha fatto Raoul Bova sul set: “Ho chiesto un privilegio”
Raoul Bova e il rapporto con lo sport
Tutto è pronto per la seconda puntata della fiction I Fantastici 5 che andrà in onda domani sera, mercoledì 24 gennaio, come sempre in prima serata, dalle 21:30 circa, su Canale5. La prima puntata è stata accolta bene dal pubblico, in termini di ascolti, riuscirà la seconda a mantenerli? In attesa di scoprirlo l’attore protagonista ha rilasciato un’intervista sulle pagine de Il Messaggero. In questa fiction il tema dello sport è centrale e, inoltre, è risaputo il rapporto che l’attore ha da sempre con il nuoto. Quando i giornalisti gli chiedono se oggi nuota ancora lui risponde: “Oggi non ho più ansia da prestazione. Nuoto e mi alleno anche prima di andare a lavorare. Ho chiesto questo privilegio alla produzione”. Spazio poi all’età che inesorabile avanza ma proprio per questo secondo Raoul è importante continuare a fare sport.
Il protagonista della fiction I Fantastici 5 parla della disabilità
Oltre allo sport nella nuova fiction targata Lux Vide è centrale il tema della disabilità che qui, fortunatamente, non è trattata con cliché, banalità e buonismi. Nel cast ci sono ragazzi davvero disabili e quando viene chiesto a Raoul Bova cosa succede sul set lui dice:
“Quando sei sul set l’occhio ti cade sulla disabilità e ti distrae. Ma è una questione di ignoranza. Quando la conosci la normalizzi. Ognuno di noi, in fondo, ha una disabilità”.
A questo punto, durante l’intervista alla fonte in questione, gli viene chiesto quale sia la sua e lui rivela che è l’emotività. E a tal proposito confessa che quando faceva sport veniva bloccato dalla timidezza e dal fatto di sentirsi gli occhi puntati addosso.
Il rapporto di Raoul Bova con la disabilità
In attesa di scoprire cosa succederà nella prossima puntata de I Fantastici 5, in onda domani sera, all’attore viene chiesto se si senta a suo agio con la disabilità e lui risponde in modo affermativo aggiungendo che il suo migliore amico da ragazzo era non udente. I due, stando al racconto fatto da Raoul, nuotavano insieme e riuscivano a comunicare senza problemi. Poi l’attore aggiunge: “La percezione della difficoltà quotidiana per i disabili l’ho avuta portando il passeggino di mio figlio”. Spazio poi, nel corso dell’intervista, ad un commento su questa nuova e coraggiosa fiction di Lux Vide ambientata ad Ancona e sul suo personaggio, l’allenatore e papà Riccardo Bramanti. “Nessun pietismo. Non è una storia buonista sulla disabilità” precisa l’attore.