Raimondo Todaro ha avuto un momento difficile ad Amici: “Ho corso un rischio”
Il professore di Amici 23 fa un bilancio sui suoi allievi
Con l’arrivo dell’anno nuovo come sempre per il talent inizia anche una nuova fase. Ormai infatti per i professori è tempo di fare un bilancio in merito ai propri allievi e alla propria squadra in vista del Serale che è sempre più vicino. Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni quando chiedono a Raimondo Todaro se sia soddisfatto dei suoi allievi di quest’anno lui risponde:
“Sono felicissimo. Ci sono ragazzi che mi danno soddisfazione. All’inizio erano punti interrogativi, ho rischiato, ma stanno facendo tutti meglio di quanto mi aspettassi”.
A tal proposito ricordiamo che all’inizio dell’anno nessuno degli altri docenti credeva in Gaia e Nicholas e per entrambi le leve sono state abbassate. Raimondo invece ha visto qualcosa in loro e grazie al lavoro oggi sono i due ballerini che hanno fatto il percorso più bello e di crescita.
Raimondo Todaro e i rapporti con il collega
Nel corso dell’intervista, poi, all’insegnante di Amici 23 è stato chiesto un commento sul collega Emanuel Lo visto che molte voci più volte li additavano come protagonisti di litigi dietro le quinte del talent (oltre che di quelli a cui il pubblico assiste durante le puntate). Per prima cosa il coreografo di latino americano dice che lui ed Emanuel non si conoscevano prima del talent ma che è stato una bella scoperta. Definisce il collega come “una persona alla mano” e dice che al di fuori del programma hanno un ottimo rapporto. Su ciò che succede invece in puntata aggiunge:
“Magari sul lavoro ci scontriamo ma è perché lo sento vicino. Se non tengo a qualcuno evito perfino di discuterci”.
Raimondo Todaro non transige: la regola per i suoi allievi
Quest’anno gli allievi più disciplinati di Amici 23 sono sicuramente quelli di danza e a dimostrarlo sono stati soprattutto i provvedimenti disciplinari per i cantanti. A tal proposito, infatti, il docente di latino americano, recentemente al centro di una litigata accesa, quando gli chiedono se ci sia un regola che vale per tutti i suoi allievi lui risponde:
“Ogni allievo è diverso. La regola è quella che non devono prendere provvedimenti disciplinari”.
Spazio poi alla sua idea di insegnante corretto, ovvero qualcuno capace sì di imporsi ma anche di sapere ascoltare. Per questo lui, aggiunge, cerca di creare con tutti i suoi allievi un legame profondo che va al di là della danza in sé.