Flavio Insinna torna a parlare de L’Eredità: “Dopo Frizzi ero tramortito”
L’ex conduttore de L’Eredità: “Tramortito dalla paura il primo anno dopo Fabrizio Frizzi”
Lunga intervista di Flavio Insinna pubblicata sulle pagine del numero del periodico Mio uscito in tutte le edicole nei giorni scorsi. Nell’intervista in questione Flavio ha parlato di tante cose, ricordando il grande Fabrizio Frizzi, scomparso prematuramente il 26 marzo del 2018: proprio da Frizzi qualche mese dopo, come tutti ricordano, ha ereditato (sembra un gioco di parole) la conduzione de L’Eredità, a proposito della quale ha rivelato:
Fabrizio era uno dei miei più grandi amici e sarà sempre tale. Il primo anno alla guida da L’Eredità non mi sentivo capace di condurre il programma perchè tramortito dalla paura di dire troppo o troppo poco.
“Non smetterò mai di ringraziare i telespettatori perchè, nonostante questo, mi hanno sempre seguito” ha aggiunto subito dopo.
Flavio Insinna parla del ruolo che ha interpretato nel film sulla vita di Paolo Pizzo
L’Eredità a parte, nell’intervista il conduttore ha parlato anche del ruolo che di recente ha interpretato nel film tv La stoccata vincente, basato sulla vera storia dello schermidore Paolo Pizzo, che da giovanissimo ha affrontato e sconfitto un tumore al cervello: nella pellicola, che Rai1 ha trasmesso di recente, Flavio ha vestito i panni del padre del protagonista.
Non avendo figli, ero molto preoccupato per questo ruolo così, oltre a farmi affiancare dal papà di Paolo e a lavorare con il regista, ho fatto un corso di recitazione
ha dichiarato, spiegando anche: “Io non penso mai di essere abbastanza, come diceva il mio grande maestro Gigi Proietti. Forse per questo inseguiamo sempre qualcosa in più, non per la necessità di tagliare un traguardo ma per la voglia di lavorare e impegnarsi”.
Flavio Insinna: “Spieghiamo ai giovani che non contano solo i risultati che si ottengono”
Prima della fine dell’intervista, l’ex padrone di casa de L’Eredità (che di recente ha ammesso di essere stato con il fiato sospeso sul set de La stoccata vincente) ha chiarito che Paolo Pizzo sarebbe stato un campione anche senza vincere il mondiale, perchè si è campioni anche se non si vince: “Mio padre era un medico, poi si è ammalato, ma ciò non significa che non fosse un guerriero” ha detto, concludendo
Ai più giovani dobbiamo far capire che non siamo solo i risultati che riusciamo ad ottenere.