Lino Banfi replica agli attacchi di un famoso collega: “Non è stata colpa mia”
L’attore replica ad Alvaro Vitali: “Si è sentito tradito ma non comandavo io”
Nelle scorse settimane ha fatto molto discutere un’intervista rilasciata a Fanpage da Alvaro Vitali in cui si scagliava contro Lino Banfi, reo di averlo dimenticato e ‘tradito’ dopo il successo con il film cult dei due con Edwige Fenech perché non lo ha più cercato ne aiutato professionalmente. Adesso è arrivata la replica dell’attore pugliese in una lunga intervista a Gente:
“So che va dicendo queste cose. Forse s’è incazzeto perché sentiva tradita un’amicizia Ma comandavano i produttori. Però le giuro che quando feci in tv Un medico in famiglia, per 20 anni, una vera manna dal cielo lavorativamente, feci spesso il suo nome ma non l’hanno mai valuto perché troppo identificato con il personaggio di Pierino.”
Lino Banfi, vittoria ‘epocale’ contro Mark Zuckerberg: “Mi aveva oscurato la pagina del mio fan club”
Durante l’intervista, inoltre, l’attore e comico pugliese oltre a tendere la mano al suo amico di lunga data Alvaro Vitali, ha raccontato di una sua recente vittoria contro il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. La storia in sintesi è molto semplice. Sette anni fa un ragazzo siciliano chiese a Banfi il permesso per aprire una pagina Facebook dedicata a lui ed i suoi celebri film anni ’80 come L’allenatore nel pallone. Dopo anno però la sua pagina era stata chiusa per il noto linguaggio ‘Banfiota’ con espressioni come ‘Ti spezzo la noce del capocollo’ e persino ‘Picchio De Sisti’ ignorando che Picchio era il soprannome di Giancarlo De Sisti e non l’indicativo del verbo ‘picchiare’. A questo punto Lino Banfi ha scritto al Corriere della Sera polemizzando contro l’ingiusta chiusura della pagina Noi che amiamo Lino Banfi Official ed il giorno dopo è stata riaperta.
“È una vittoria epocale? Me ne sto rendendo conto. Ricevo telefonate di gente gasatissima. E pensare che io manco sapevo che cosa fosse l’algoritmo.”
ha concluso Banfi.
L’attore pugliese contro il politicamente corretto: “Oggi si evita di parlare”
Infine, Lino Banfi (segnato da un grande rimpianto) ha concluso l’intervista al magazine sopramenzionato confrontando la comicità dei suoi tempi con quella di oggi. È innegabile che la società sia cambiata, si sia evoluta e ci siano delle sensibilità diverse che rendono impensabili alcune battute oggi. Tuttavia per Banfi questo non è un aspetto positivo: “È un dato di fatto che di ogni categoria sociale si parli oggi, ti viene puntato subito il fucile addosso. Alla fine uno evita e amen.”