Rocco Schiavone 5, anticipazioni e retroscena: “Si è temuto per Giallini”
“Avevamo paura di un suo rifiuto”, il retroscena svelato da Antonio Manzini
Ha rotto il silenzio sull’ultimo numero del settimanale Di più tv, lo scrittore di Rocco Schiavone. La serie tv di Rai2 è arrivata alla quinta stagione, sulla quale il sipario si è alzato lo scorso 5 aprile.
“Sia io che il regista avevano paura che Marco Giallini avrebbe rifiutato il ruolo”.
Queste le sue parole, ha poi proseguito sottolineando: “Giallini ha perso l’amatissima moglie nel 2011 e anche il mio personaggio ha perso la moglie, anche se per Rocco Schiavone, la donna è sempre presente, come visione che lo accompagna nelle sue giornate”. In questa quinta stagione l’attrice che la interpreterà sarà Miriam Dalmazio e sarà sempre più presente nella trama, pronta a fare da alter ego ai dialoghi interiori del protagonista che sarà pervaso da un sentimento di malinconia, pronto ad arrendersi alla vita.
Rocco Schiavone, scrittore anticipa sulla quinta stagione: “Errore molto grave”
Non mancheranno i colpi di scena in questa nuova stagione della fortunata fiction della seconda rete che continuerà a mostrare la vita del vicequestore trasferito ad Aosta, un antieroe dai modi bruschi e dai mille difetti:
“In questi nuovi quattro episodi Rocco apparirà più stanco e farà un errore molto grave”.
Ha proseguito poi anticipando che il tempo passa per tutti “anche per gli eroi un po’ imperfetti come lui”. Lo stesso Marco Giallini in una recente intervista aveva svelato che per il poliziotto romano ci saranno molti problemi nella stagione in corso. Intanto Antonio Manzini ha ammesso che sta già pensando a una sesta stagione:
“Sto scrivendo i nuovi romanzi e l’ultimo è Le ossa parlano. Le idee sono tante, vediamo che dirà Marco Giallini.
“Per Rocco Schiavone mi sono ispirato a mio padre”, l’omaggio dello scrittore
Anche se Marco Giallini veste perfettamente i panni del burbero poliziotto, Antonio Manzini ha raccontato che alcuni aspetti del personaggio raccontato nei suoi libri sono tipici del padre. “Per il suo carattere scontroso ho preso spunto da una persona a me cara, mio padre, che non c’è più”, ha raccontato l’autore, svelando poi:
“Era così burbero e sensibile allo stesso tempo”.
Ha dichiarato che il suo Rocco è perciò un omaggio al genitore, ma il poliziotto racconta anche l’insofferenza che prova anche lui stesso. Ha svelato di essere rimasto stupito dalla proposta di Ivan Carlei, il vicedirettore di Rai Fiction, di farne una serie. Ma a quanto pare l’antieroe di Manzini ha messo d’accordo tutti, pubblico compreso.