Sanremo 2023, bordata di Alfonso Signorini: “Contesto stonato per la guerra”
“Esistono contesti stonati per parlare di guerra”, la dichiarazione del noto conduttore
Ha voluto aprire il numero in uscita oggi del settimanale Chi (da lui diretto) parlando proprio del festival della canzone italiana, Alfonso Signorini. Il conduttore del Grande Fratello Vip ha riflettuto sulla scelta di ospitare Volodymyr Zelensky nella serata finale della kermesse sottolineando che sulla carta è un’operazione vincente e che aiuterebbe a far arrivare a un pubblico vasto un tema importante, “sensibilizzando milioni di italiani”. Ha però ammesso che il contesto a suo avviso non è quello giusto per parlare di guerra: “Niente da eccepire su tutte queste buone e sacrosante ragioni. Eppure c’è in tutto questo un retrogusto amaro che non posso fare finta di ignorare”. Senza peli sulla lingua il conduttore di Canale5 ha dichiarato:
“Esistono dei contesti, che seppur prestigiosi, sono stonati con la realtà della guerra”.
Alfonso Signorini si sfoga: “Esiste un rispetto per chi è in prima linea a combattere”
È stato un fiume in piena il conduttore del Grande Fratello Vip che non ha potuto fare a meno di esternare le sue perplessità per il collegamento annunciato da Amadeus con il Presidente dell’Ucraina nella serata finale del Festival di Sanremo. “Esiste anche un rispetto per chi è in prima linea a combattere” ha sottolineato “un rispetto per chi ci ha rimesso la pelle e per tutte le famiglie che sono state private di un affetto”. Ha poi dichiarato senza mezzi termini:
“Un giornale patinato, così come la platea di uno spettacolo di svago e intrattenimento stridono con tutto questo”.
Parole dure quelle del giornalista che ha voluto esplicitare la sua posizione sull’ospitata di Zelensky nella serata di sabato 11 febbraio in diretta su Rai1.
Amadeus, arriva la frecciata del collega: “Preferivo i tempi in cui i generali stavano in trincea”
Ha proseguito il suo lungo commento sull’ospitata di Zelensky a Sanremo 2023 così, Alfonso Signorini:
“Se è questo il prezzo che dobbiamo pagare ai tempi moderni, preferivo i tempi in cui i generali stavano in trincea a combattere al fianco dei loro soldati”.
Il conduttore ha sottolineato che esistono canali comunicativi più adatti a Zelensky e alla sua causa, riferendosi all’intervento alla Casa Bianca e al discorso tenuto alle Nazioni Unite del Presidente. Certo è che il festival della canzone italiana non è ancora iniziato (andrà in onda infatti con cinque prime serate a partire dal 7 febbraio) ma le critiche sono già partite, l’ultima quella di Geppi Cucciari.