I Cugini di Campagna choc: “Sanremo 2023? Prima del debutto liti e malattie”

La band sbarca a Sanremo 2023: “Prima di arrivarci abbiamo affrontato liti e malattie”

Per debuttare sul palco dell’Ariston hanno dovuto attendere oltre mezzo secolo. Adesso che finalmente è tutto pronto per la loro prima volta, I Cugini di Campagna vogliono godersela fino all’ultimo. La band si prepara a ricoprire il ruolo di sorpresa al teatro Ariston, con Amadeus che si è convinto a portarli in gara dopo aver ascoltato tutti i loro successi impilati in carriera. E nel corso di una intervista senza filtri rilasciata a Leggo, la band si è raccontata prima del tanto atteso 7 (oppure 8 in base al giorno di esibizione) febbraio. Tanti avvenimenti hanno infatti segnato le vite dei Cugini:

Abbiamo attraversato alti e bassi, litigato, fatto pace, ci siamo separati e riuniti, affrontato anche momenti brutti come le malattie prima di arrivare a questo Sanremo, ma non abbiamo mai pensato di dire basta

hanno ammesso al quotidiano.

I Cugini di Campagna rivelano: “Ecco come è nata l’idea di arrivare in gara”

Tante sorprese e colpi di scena, la rinuncia al falsetto e 53 anni di attesa. I Cugini di Campagna si apprestano a sbarcare così al teatro Ariston per il loro primo Festival di Sanremo. La band con Nick Luciani come voce si è raccontata nel corso di una intervista al quotidiano Leggo. E proprio tra le pagine del giornale il gruppo ha raccontato come è nata l’idea di approdare in Riviera, tra l’altro con un brano firmato da La Rappresentante di lista, una delle più belle sorprese degli ultimi Festival: “È stato Amadeus ad invitarci. Forse gli era sembrato strano che in cinquant’anni di carriera non fossimo mai stati in gara al Festival. Poi c’è stato un contatto con Veronica e Dario ed è nata la sintonia”.

Il gruppo approda nella kermesse e ammette: “Ce lo siamo conquistato”

Mentre Amadeus annuncia gli ultimi colpi del 73esimo Festival di Sanremo, che vedrà anche i Maneskin salire sul palco dell’Ariston, I Cugini di Campagna riavvolgono il nastro di una carriera decisamente travolgente. Intervenuti ai microfoni dell’ANSA nelle scorse ore Micheletti, Silvano, Luciani e Leonardi hanno esternato le loro sensazioni pre kermesse, ricordando anche gli anni in cui Sanremo lo hanno prima sfiorato e poi rifiutato: “A Sanremo andiamo perché ce lo siamo conquistato. Negli anni Settanta venivamo invitati continuamente. Ma era uno show che andava una sera in differita su Rai2. Al Festival serviva visibilità, a noi no”. Stavolta il matrimonio pare aver fatto bene a entrambi.