Clamoroso a Reazione a catena, Marco Liorni: “C’è un medico in studio?!”
La battuta del conduttore di Reazione a catena: “Se chiedo se c’è un medico in sala…”
Ha avuto una particolarità che nessuno si aspettava la puntata andata in onda oggi, domenica 16 ottobre 2022, del gioco che rinfresca la mente condotto da Marco Liorni che, entrato in studio, ha detto: “Sapete come si dice quando c’è un’emergenza? C’è un medico? Se oggi chiedo se c’è un medico in studio vediamo che succede…”. Tra lo stupore del pubblico, alla sua domanda cinque dei sei concorrenti in gara hanno alzato la mano essendo, appunto, medici. Immediati gli applausi da parte degli spettatori, con il conduttore che ha sottolineato: “Cinque dei sei concorrenti che giocano oggi sono proprio medici!”.
Possiamo stare tranquilli in questa puntata, siamo davvero molto tranquilli
ha poi ironizzato.
Reazione a catena: sfida tra le Spartane e i Congiunti nella puntata andata in onda oggi
A scontrarsi con le campionesse in carica nella puntata di oggi del programma condotto da Marco Liorni sono stati i Congiunti, tre ragazzi provenienti da Pescara, tutti e tre medici, come due delle avversarie. Praticamente solo una delle Spartane non fa il medico! Una sfida tra medici che ha portato i nuovi arrivati ad avere la meglio all’intesa vincente, strappando quindi il titolo alle tre ragazze provenienti da Torino, che ieri sera hanno sfiorato le lacrime per la gioia nel momento in cui hanno saputo di aver vinto, balzando giù dagli sgabelli e facendo letteralmente i salti di gioia.
I Congiunti nuovi campioni di Reazione a catena
Pur diventando i nuovi campioni, Checco, Enzo e Simone non sono andati bene al gioco finale, arrivando all’ultimo step con soli 790€. Partendo dal primo e dal terzo elemento, rispettivamente ‘ETÀ’ e ‘SOTTOSOPRA’, hanno dato ‘SCALE’come risposta. Purtroppo, però la parola che li avrebbe fatti vincere era invece ‘SCOLARE’ e, ironia della sorte, come Marco Liorni ha fatto notare ai telespettatori, i tre ragazzi l’avevano detta come prima ipotesi, ma alla fine hanno optato per la parola ‘SCALE’.