Maria De Filippi riceve una lettera dolorosa ad Amici: “Giorni sanguinosi”
Una donna iraniana scrive una lettera alla conduttrice di Amici 22: non era mai successo prima
Quello che è accaduto oggi nel talent non si era mai verificato prima ed ha commosso tutti. Una donna iraniana ha infatti scritto una lettera a Maria De Filippi raccontando cosa sta accadendo nel suo Paese e perché ha scelto proprio questo programma per farsi sentire. La conduttrice ha affidato la lettera alle tre ballerine professioniste della scuola, Elena D’Amario, Francesca Tocca e Giulia Stabile, che l’hanno letta durante la puntata di oggi. “Cara Maria, mi scusi per la confidenza ma la conosco da vent’anni” inizia così la lettera arrivata in redazione. E mentre la donna racconta l’orrore che sta avvenendo nel suo Paese aggiunge:
“Sono giorni molto tristi, sono giorni sanguinosi perché la gente protesta contro di chi dovrebbe proteggere i cittadini”.
La mittente della lettera spiega a Maria De Filippi perché ha scritto proprio a lei e al talent
Molti potrebbero chiedersi come mai questa donna iraniana ha deciso di scrivere proprio ad Amici 22 e perché proprio alla conduttrice di Canale5. Per quanto riguarda il talent la donna spiega che quando è arrivata in Italia non conosceva la lingua italiana e il primo programma che ha guardato è stato proprio questo perché usava il linguaggio dell’arte. Mentre, per quanto riguarda la De Filippi ha detto:
“L’ho vista spesso nei suoi programmi prendere parte degli indifesi e di chi subisce un’ingiustizia”.
L’iniziativa delle ballerine di Amici 22
Puntata molto emozionante quella di oggi dove prima è stata raccontata la storia toccante di un allievo e poi è stata letta la lettera della donna iraniana. Com’è noto in Iran le donne non possono né cantare né ballare, ecco perché il talent è visto con occhi così meravigliosi. Le tre ballerine professioniste a cui Maria De Filippi ha affidato la lettera si sono commosse, ma hanno anche espresso il desiderio di fare qualcosa nel loro piccolo.
“Noi a modo nostro possiamo protestare con la cosa che ci riesce meglio, che è l’arte”
ha detto Elena D’Amario alle colleghe lasciando intendere che presto potrebbero ideare una coreografia sul tema.