Il Collegio, professor Maggi svela: “Cosa mi hanno chiesto di fare gli autori”
Il professor Maggi pronto per la nuova edizione del reality show: retroscena sugli autori
Stasera partirà su Rai Due la nuova edizione de Il Collegio. E ovviamente l’attesa da parte degli spettatori da casa è già altissima. Oggi uno dei professori più amati del reality ha rilasciato una lunga intervista al portale televisivo TvBlog.it. In questa occasione ha anche colto la palla al balzo per svelare un retroscena mai rivelato fino a questo momento. Di cosa si tratta? Ha confessato cosa gli hanno chiesto di fare gli autori del programma di Rai Due:
“Gli autori mi hanno sempre chiesto qualità nella scelta degli argomenti e ho sempre avuto totale libertà…”
Il Collegio, il professore non lo nasconde: “E’ senza ombra di dubbio una grande sfida”
Successivamente il professor Maggi, sempre in questa intervista rilasciata al portale TvBlog.it, ha anche dichiarato che affrontare questo reality show non è affatto facile, soprattutto quest’anno:
“Quest’anno Il Collegio è veramente una grande sfida perché ci porta in una scuola e in un mondo scolastico davvero molto lontano e molto diverso da quello che conosciamo oggi…”
L’uomo ha poi tenuto a precisare che in questa edizione del reality show, sulla cui voce narrante (Nino Frassica) il Preside ha svelato un retroscena, sarà intransigente come non mai, anche se mostrerà una parte molto umana: “Il professor Maggi è un professore intransigente, ma come sempre sul lato umano avrà la sua parte…”
I ragazzi fingono nel reality show di Rai Due? Parla il professore
Il redattore di TvBlog.it ha poi chiesto al professor Maggi se il comportamento dei ragazzi che decidono di partecipare a Il Collegio potrebbe essere in qualche modo caricato per la presenza delle telecamere. E quest’ultimo, con estrema schiettezza, ha sottolineato il fatto che i ragazzi sono ovviamente consci di partecipare ad un programma televisivo, aggiungendo però che gli autori sono comunque bravi a far venire fuori la loro spontaneità:
“Il gioco del reality, però funziona, e riesce a mantenere quella spontaneità propria dei ragazzi perché riesce a mescolare le carte, a spiazzare, a creare situazioni alle quali i ragazzi non erano preparati…”