Ballando, Luisella Costamagna con le stampelle: Selvaggia Lucarelli la stronca

Luisella Costamagna si infortuna anche l’altra gamba: annuncio importante di Milly Carlucci

L’esibizione di Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca a Ballando con le stelle si è aperta con una lunga premessa della padrona di casa. La Carlucci, infatti, ha premesso che dopo l’ottima performance della scorsa puntata, infortunata, la giornalista sforzando troppo l’altra gamba si è infortunata pure questa. Caparbia e testarda, però, la giornalista nonostante tutto ha deciso di esibirsi lo stesso e continuare il suo percorso nello show.

“Tra poco questa coppia è indistruttibile scenderà in pista”

ha annunciato entusiasta la conduttrice.

Selvaggia Lucarelli stronca la giornalista: “Io scriverei un buon finale”

Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca hanno incassato i complimenti di 3/5 della giuria, Fabio Canino che ha ammesso che i suoi voti sarebbero stati più alti vista la situazione, Ivan Zazzaroni e Guillermo Mariotto. A stroncarla, invece, ci ha pensato la giurata più cattiva e sprezzante che ha sentenziato:

“Ballando non è un gioco da tavolo, la prima volta si può apprezzare la tenacia ma la seconda io non posso valutare gli acciacchi ma la danza. Secondo me questa è la serata in cui scrivere un buon finale perché se diamo un voto alto a te ed un voto più basso a chi si è fatto un mazzo tanto sulla pista….”

Insomma la giurata l’ha invitata a lasciare lo show dandole anche un sonoro 0 affiancata da Guillermo Mariotto, che sabato scorso l’aveva pesantemente offesa.

Ballando con le stelle, Alberto Matano difende la concorrente: “Non possiamo umiliarli”

I voti bassissimi di Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto a Luisella Costamagna ed il suo partner hanno fatto alterare Alberto Matano che è sceso in difesa della giornalista: “Guillermo Matano ci sono persone non infortunate che ballando peggio di loro non possiamo umiliarli con uno zero.” A sorpresa è intervenuto anche Giampiero Mughini che ha rivelato: “Si doveva dare almeno un cinque non per pietismo ma per sensibilità umana.”