Can Yaman e quel grande dolore mai dimenticato: “Andava sempre peggio”
L’attore racconta la sua infanzia: “Mi sentivo incastrato, cercavo una via di scampo”
L’attesa è finita, questa settimana Viola come il mare debutterà su Canale in prima serata da venerdì. Gli occhi delle fan sono tutti puntati sulla nuova coppia leader del piccolo schermo: Can Yaman e Francesca Chillemi. In attesa della prima puntata della nuova fiction l’attore turco ha rilasciato una lunga intervista su Il Corriere della Sera. Qui ha spiegato l’importanza che ha avuto per lui studiare e imparare le lingue straniere, un percorso che l’ha portato fin qui. E proprio sugli anni degli studi Can ha raccontato:
“Ero secchione proprio. Il lavoro di mio papà andava sempre peggio. Mi sentivo così incastrato da cercare una via di scampo e l’educazione era questo. Migliorarmi era l’unica via di fuga”.
Can Yaman spiega perché ha scelto proprio la scuola italiana: “Volevo fare una cosa rara”
Il successo ottenuto negli ultimi anni dall’attore turco è qualcosa di incredibile. Non solo infatti è molto amato nel suo Paese, la Turchia, ma in tutto il mondo. Il suo talento l’ha portato a girare una serie interamente in italiano, Viola come il mare, e adesso a volare a Budapest per le riprese della nuova serie tv El turco in onda prossimamente. Cittadino ormai del mondo Can con l’Italia ha un legame particolare visto che in Turchia ha studiato nel liceo italiano. Ma perché questa scelta? L’attore spiega che tutti sceglievano quello francese o tedesco “ma io volevo fare una cosa rara”. Poi aggiunge:
“La cultura italiana mi è sempre stata simpatica. Mi piaceva tutto, dall’architettura alla cucina fino alle macchine”.
Il nuovo volto delle fiction frena sulla bellezza: “Sono gli altri che me lo ricordano”
In attesa di scoprire il lato nascosto di Francesco Demir, protagonista di Viola come il mare, l’attore parla del suo rapporto con la bellezza.
“Sono gli altri che me lo ricordano. Fosse per me lo avrei già dimenticato”
dice Can. E se la bellezza lo abbia aiutato o meno nel suo lavoro l’attore non ha dubbi: se non fosse stato bello avrebbe avuto ancora più successo. Insomma, Can Yaman ne è certo: la bellezza da sola non basta. Serve infatti anche talento, educazione, disciplina, rigore nel lavoro. E lui, grazie ai suoi sforzi, sta dimostrando di avere tutto quello che serve per arrivare sempre più in alto.