Rudy Zerbi annuncia un nuovo progetto inaspettato: “Lo farò con Mara Maionchi”
I due amici pronti ad aprire una gelateria: a rivelarlo è proprio lui
Giudice di Tu si que vales, speaker radiofonico su Radio Deejay, professore di canto ad Amici, tuttofare a Uomini e donne, ex amministratore delegato della Sony e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo e molto altro è Rudy Zerbi che nelle ultime ore si è raccontato nel nuovo format web di Lorella Cuccarini dal titolo “Un caffè con”. Lorella, sua collega nel talent di Canale5, l’ha accolto in una cucina davanti ad una tazza di caffè. Qui i due colleghi hanno chiacchierato di tantissimi argomenti. E proprio sulla versatilità di Rudy si è soffermata Lorella che, visti i tanti progetti di Zerbi, gli ha chiesto se ne esista ancora uno da realizzare. Rudy ha risposto affermativamente:
“Aprire una gelateria con Mara Maionchi e chiamarla due palle. Siamo amici da sempre”.
A detta di Rudy il progetto è in fase di ideazione.
Il grande rapporto che lega Rudy Zerbi alla conduttrice: “La prima cosa che ho fatto è stata chiamarla”
Durante l’intervista concessa a Lorella Cuccarini il prof di Amici ha riservato un grandissimo spazio a Maria De Filippi. Rudy ha spiegato che Maria l’ha salvato quando lui, a nemmeno 40 anni, è stato licenziato. Di botto, da che aveva tutto, Rudy si è ritrovato senza niente ed è stata dura, soprattutto perché non sapeva da dove ricominciare.
“La prima cosa che ho fatto è stata chiamare Maria”
ha raccontato Zerbi. A quel punto Maria gli ha offerto un lavoro ad Amici. E da quel giorno Rudy non è mai andato via.
“In 30 anni di lavoro non ho fatto un errore grave” ammette Rudy Zerbi
Proprio parlando di Amici, luogo in cui Lorella e Rudy condividono la cattedra di canto, la Cuccarini ha chiesto al collega come fa a riconoscere un talento. Rudy ha spiegato che non è difficile in quanto se un ragazzo ha qualcosa di speciale è impossibile non riconoscerlo. E d’altronde Rudy, severissimo con gli allievi, negli anni ha scoperto tanti talenti, come Sangiovanni.
“In 30 anni di lavoro non posso dire di aver fatto un errore grave”
ha concluso Rudy.