Commozione per Marco Liorni che rompe il silenzio: “Quando ricordo…”
Il conduttore di Reazione a catena: “Mi commuovo quando penso a certi ricordi”
Marco Liorni sarà impegnato fino a fine ottobre con la conduzione di Reazione a catena, il preserale di Rai1 che sta sbancando l’auditel. Il presentatore ha raccontato al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni che il suo gioco preferito da bambino era fare il giornalista:
“Il mio rito quotidiano era prendere un giradischi, mettere su un brano, lanciarlo e registrare la mia performance. Poi costringevo i miei familiari ad ascoltarmi. Avevo preso anche l’abitudine di intervistare parenti e sconosciuti. Mi commuovo solo a ricordarle queste cose”.
A volte Liorni prendeva un soldatino in plastica della Lego, gli puntava la lampada in faccia come un riflettore e gli dava la voce facendogli dire di tutto. Aveva poi la passione di disegnare modellini di telecamere e qualche volta non andava a scuola per andare a curiosare negli studi delle emittenti locali.
Marco Liorni parla di Mara Venier: “E’ una grande, mi ha dato una grossa mano”
Il conduttore di Reazione a catena (che ha raccontato un episodio del suo passato) ha fatto una lunga gavetta: ha fatto prima il fonico, poi lo speaker radiofonico, il montatore e il conduttore delle tv locali. Poi l’arrivo a Mediaset come inviato di Verissimo prima e del Grande Fratello poi. Probabilmente la vera svolta è arrivata nel 2011 quando è stato chiamato a condurre La vita in diretta per due stagioni accanto a Mara Venier della quale dice:
“Lei è una grande. Ha il copione ma poi va molto d’istinto. E quando mi capita di intervistare applico il suo metodo. Mara mi ha dato una grossa mano dicendo subito di sì quando Daniel Toaff mi scelse dopo l’incidente di Lamberto Sposini”.
Il conduttore di Italia Sì: “Mi piacciono tutti i tipi di intrattenimento”
Marco Liorni ha sempre amato Corrado ed Enzo Tortora. In seguito ha apprezzato molto il modo di condurre di Mino Damato e Fabrizio Frizzi. Guarda con ammirazione Carlo Conti e Amadeus. Dice il conduttore di Rai1: “A me piacciono un po’ tutti i tipi di intrattenimento, mi definisco trasversale”. Italia si lo rispecchia perché ci sono tanti registri: interviste, attualità, storie, sentimenti e divertimento.