Eurovision 2023, Ucraina contro la decisione dell’EBU: “Si deve fare da noi”
Eurovision Song Contest, arriva l’attacco dell’Ucraina dopo il trionfo dello scorso maggio
L’Eurovision di Torino è stato vinto dall’Ucraina lo scorso maggio. Per la gioia dell’Europa intera la Nazione che lo scorso febbraio è stata invasa dalla Russia si è classificata davanti a tutti con il brano Stefania della Kalush Orchestra, davanti a Regno Unito e Spagna. Immediatamente però il pensiero è andato alla prossima edizione della kermesse, che difficilmente potrà essere svolta in terra ucraina vista la guerra ancora in corso e chissà per quanto altro tempo. Nelle scorse ore l’EBU ha diramato un comunicato dove ha spiegato appunto le difficoltà nel poter organizzare l’Eurovision Song Contest 2023 in Ucraina e quindi la valutazione di altre candidature, come quella del Regno Unito che si è piazzato sul secondo gradino del podio. Decisione che però non sembra essere stata presa in comune accordo con i trionfatori della competizione, che hanno risposto ribadendo la volontà di voler organizzare l’Eurovision proprio in Ucraina.
Il comunicato di fuoco dei vincitori dopo le parole dell’EBU
L’EBU, Unione Europea di Radiodiffusione, soltanto poche ore fa ha emanato una nota dove è tornata sulla possibile Nazione ospitante dell’Eurovision Song Contest del prossimo anno. Parole che non sono andate giù all’Ucraina e la replica immediata e piena di amarezza è arrivata puntualissima, dove è stata spiegata la delusione per aver scartato il Paese dall’organizzazione dell’evento: “Siamo delusi dalla decisione dell’EBU. In questo ultimo mese tantissime persone in Ucraina hanno dato il massimo per soddisfare le condizioni necessarie per mantenere l’Eurovision nel nostro Paese”.
Cosa accadrà adesso? L’Ucraina spera ancora
Parole, quelle dell’Ucraina, che ovviamente riaprono la questione organizzativa e quindi impongono di tenere conto della Nazione attualmente impegnata nella cruenta battaglia con la Russia. Resta difficile, anche se la guerra ci auguriamo tutti che il prossimo maggio sia solamente un lontano ricordo. Nel comunicato emanato il Paese vincitore dell’ultimo Eurovision Song Contest non ha risparmiato la dura posizione dell’EBU: “Ha negato all’Ucraina il diritto di ospitare Eurovision 2023 dopo aver valutato la situazione della sicurezza nel giugno 2022″. Nonostante manchino ancora diversi mesi resta fondamentale capire a chi affidare la pianificazione dell’evento e i prossimi giorni potrebbero rivelarsi caldissimi in tal senso.