Sanremo 2022, conduttrice Lorena Cesarini criticata: “Mi scrivono di tutto”

Lorena Cesarini a Sanremo 2022, lo sfogo: “Mi scrivono di tutto”

Per i fan della serie Suburra di Netflix il nome e il volto di Lorena Cesarini sono ampiamente noti. Ma la giovane attrice vanta anche altre partecipazioni, tra cui il film con Matilde Gioli e Marco Giallini “E’ per il tuo bene”. Da quando però Amadeus l’ha annunciata come conduttrice a Sanremo 2022 Lorena Cesarini è stata attorniata dalla curiosità. Soprattutto perché a Sanremo 2022 Lorena Cesarini aprirà le porte ad una grande novità. L’attrice sarà infatti la prima conduttrice afroitaliana di Sanremo, una responsabilità che Lorena Cesarini spera di gestire al meglio. Tuttavia le critiche nelle ultime ore non sono mancate. Intervistata dal quotidiano Il Messaggero, infatti, l’attrice racconta:

“Mi scrivono di tutto, ma chi è questa, non se lo merita, l’hanno chiamata perché è nera, perché fa tanto politically correct”.

Festival di Sanremo 2022, Lorena Cesarini reagisce alle critiche: “Meglio se per un po’ non guardo i social”

Per Lorena Cesarini salire sul palco del Festival di Sanremo 2022 come conduttrice è un’emozione immensa. Una grande gioia che l’attrice sta vivendo giorno dopo giorno. Tuttavia non tutti hanno gradito la scelta di Amadeus e in molti hanno riversato le proprie opinioni negative alla diretta interessata. Amareggiata per quanto sta accadendo la co-conduttrice della seconda serata di Sanremo 2022 Lorena Cesarini confessa:

“Fino a martedì sera non avevo avuto hater. Da allora, però, sono aumentati vertiginosamente. Forse è meglio se per un po’ non guardo i social”.

Lorena Cesarini si prepara per Sanremo 2022: “Vorrei portare un monologo sull’inclusione”

Proverà a fare cambiare idea Lorena Cesarini a chi in questi giorni la sta criticando. E lo farà direttamente sul palco del Festival di Sanremo 2022 per la seconda serata dell’evento. Già al lavoro per Sanremo 2022 Lorena Cesarini anticipa:

“Vorrei portare un monologo con cui affrontare un tema a me caro, l’inclusione”.