Alessandro Borghi racconta il dolore della malattia: “Ho un problema neurologico”

Alessandro Borghi e il racconto della Sindrome di Tourette: “Ho spasmi”

Alessandro Borghi è da anni ormai un punto di riferimento per la scuola degli attori italiani e alcuni suoi ruoli sono diventati iconici, come quello di Stefano Cucchi. Intervistato dal Corriere della Sera, Alessandro Borghi si è raccontato a trecentosessanta gradi spiegando anche di essere affetto dalla Sindrome di Tourette, un problema che ha portato dolore ma che ha imparato ad accettare: “A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho”.

Alessandro Borghi svela i ruoli più difficili che ha interpretato: “Ecco quali sono”

Stefano Borghi, come detto, è un vero e proprio riferimento ormai per il cinema italiano ma anche internazionale, infatti tra i suoi lavori vi sono anche dei film recitati in inglese. Durante la sua intervista, Alessandro Borghi ha spiegato quali sono stati i ruoli più difficili che ha affrontato, spiegando che Stefano Cucchi non è tra questi: “Quelli più lontani da me. Stefano Cucchi in Sulla mia pelle fu facile: di ragazzi come lui ne ho conosciuti tanti. Difficile è stato fare Il primo re, un film in protolatino girato per tre mesi nei boschi, o Diavoli, incentrato sulla finanza, in inglese con accento british”

Alessandro Borghi e le difficoltà nell’emergere: “Ho smesso di avere paura”

Alessandro Borghi, che di recente ha fatto una confessione, al Corriere della Sera ha raccontato che la sua carriera ha vissuto non solo di alti ma anche di bassi, tanto che dai 18 anni è arrivato il primo ruolo importante a 28, quando il regista Stefano Sollima lo ha scritturato in Suburra. Borghi, maturato, ha spiegato cos’è cambiato nel tempo: “La cosa che è mutata è che ho smesso di avere paura di giudicarmi e di cambiare. Irene, la mia fidanzata, dice sempre: tu hai un sacco di difetti, però sei molto risolto con te stesso”.