Gigi D’Alessio furioso: “Non è giusto identificare una città così”, lo sfogo
Gigi D’Alessio difende Napoli e tuona: “Non è giusto identificare una città così”
Tutti i fan di Gigi D’Alessio sanno bene quanto il cantante napoletano sia legato alla sua terra d’origine. Una zona d’Italia su cui spesso vengono concentrate critiche e problemi. Intervistato da Il Corriere della Sera Sette, in uno spazio dedicato alla propria città, Gigi D’Alessio ha tutt’altra veduta. Pur non nascondendo i problemi che possono esserci a Napoli secondo il cantante è sbagliato focalizzarsi e parlare sempre e solo di quelli. Infatti Gigi D’Alessio dice:
“Non è giusto identificare una città così. E poi i quartieri difficili ci sono in tutte le grandi città del mondo”.
Gigi D’Alessio svela la sua passione per la cucina: “Faccio da mangiare bene”
Da buon napoletano Gigi D’Alessio ama la cucina e i sapori della tradizione. Gli piace anche cucinare, ma ammette di preferire la cucina tradizionale che la sua famiglia gli ha tramandato. A tal proposito Gigi D’Alessio racconta di amare i cibi locali e di avere contatti con i fornitori del luogo. Questi ultimi ogni settimana lo riforniscono con prodotti tipici. Poi Gigi D’Alessio, che presto diventerà papà, aggiunge:
“Faccio da mangiare bene, ne sono certo. […] Il sugo al pomodoro fresco, farlo buono è difficile. E gli spaghetti ai lupini di mare sono le mie specialità. Sono i gusti di quando ero bambino, ma sono rimasti rito quotidiano”.
Gigi D’Alessio fa una confessione sulla sua città: “A Napoli sono la persona più coccolata dal mondo”
Nonostante la grande carriera Gigi D’Alessio non ha mai sentito casa un altro posto tanto quanto la sua città. Certo, c’è Roma, dove il cantante vive da anni. Ma durante l’intervista Gigi D’Alessio chiarisce come tra lui e Roma c’è più un rapporto lavorativo. Invece Napoli è casa, in tutti i sensi, ed è la città stessa a dimostrarlo al cantante. Infatti Gigi D’Alessio racconta:
“A Napoli sono la persona più coccolata dal mondo. Dalla graffa del mattino al gelato la notte. E poi c’è un fattore genetico, devo passarci ogni tanto per rinnovare le cellule del sangue”.