Antonella Clerici, confessione spiazzante: “Ecco qual è la mia più grande paura”
Antonella Clerici fa una confessione spiazzante: “Ho paura di invecchiare e morire”
Antonella Clerici in quest’ultima stagione televisiva è stata premiata negli ascolti sia con il suo programma quotidiano È sempre mezzogiorno, che con il talent The Voice Senior. Il volto noto di Rai1 si è abituati da anni a vederla felice e sorridente eppure la conduttrice in un’intervista a La Stampa ha mostrato una parte più triste di se facendo una confessione spiazzante e mostrando tutta la sua angoscia all’idea che si debba invecchiare e morire:
“Ho paura di invecchiare, di morire. La morte è stata molto presente in questo periodo, per tutti. Ci penso e mi rendo conto che ho paura degli aspetti concreti della morte. Essere chiusa, i loculi. Non so, forse vorrò diventare cenere e rimanere per sempre nel bosco.”
Antonella Clerici frena sul matrimonio con Vittorio Garrone: “Non abbiamo bisogno di sposarci”
Dopo aver confessato la sua più grande paura, Antonella Clerici durante l’intervista ha parlato anche della sua vita privata, da anni infatti è felice accanto a Vittorio Garrone ma sull’idea che presto i due possano convolare a nozze ha frenato:
“No, non abbiamo intenzione di farlo. È una storia bellissima, amiamo la nostra vita com’è ora e non abbiamo bisogno di sposarci. Almeno per ora.”
Insomma per il momento non ci sarà nessun matrimonio tra Antonella Clerici e Vittorio Garrone, i due tuttavia son già felici e appagati sui social.
Antonella Clerici sui suoi prossimi progetti svela: “Mi piacerebbe fare un programma di interviste”
Infine Antonella Clerici dopo aver ricordato l’amico fraterno Fabrizio Frizzi ha concluso l’intervista svelando in che cosa vorrebbe cimentarsi in futuro in tv: “Mi piacerebbe fare un programma di interviste a persone non famose, ma che sono entrate nella nostra storia, magari cambiandola. Penso per esempio alla mamma di Alfredino Rampi, oppure a vittime di sequestri. Vorrei ascoltare le loro storie di vita. Magari girarle in un giardino, un luogo lieve”