Roberta Capua sfiora il pianto ad Estate in diretta: “Ho i brividi”, la confessione
Estate in diretta, Roberta Capua si commuove per Marco Vannini: “Ho i brividi”
Ad Estate in diretta come sempre dopo una prima parte dedicata ad argomenti e tematiche leggere, Roberta Capua e Gianluca Semprini nella seconda hanno approfondito i fatti di cronaca nera, grande risalto è stato dato alla nota vicenda di Marco Vannini, il giovane ucciso a casa dalla fidanzata Martina dal padre di quest’ultima. Nel raccontare gli ultimi sviluppi della vicenda, tuttavia, Roberta Capua ha sfiorato il pianto ed ha dovuto fermarsi prima di proseguire:
“Marco poteva essere salvato ma purtroppo in quella casa nessuno fece nulla per aiutarlo. Mi vengono i brividi!”
Roberta Capua sfiora il pianto ad Estate in diretta: “La madre di Marco Vannini ha commentato la sentenza”
Roberta Capua a Estate in diretta ha raccontato e ripercorso la triste vicenda di Marco Vannini, e dopo essersi commossa ha concluso il suo intervento citando la madre del ragazzo ucciso, Marina:
“La madre ha commentato la sentenza dicendo che finalmente viene affermato quanto loro hanno sostenuto per tutto questo tempo.”
Anche il collega Gianluca Semprini si è accodato a Roberta Capua, ammettendo come finalmente anche nelle motivazioni della sentenza di Cassazione è stato ricostruito come i Ciontoli, tutti, avrebbero potuto salvare la vita a Marco Vannini, il quale dopo essere stato ferito ha chiesto aiuto.
Estate in diretta, Roberta Capua e Gianluca Semprini commentano la sentenza Vannini: “Marco poteva salvarsi”
Roberta Capua, poco prima spiazzata da Maria Teresa Ruta, e Gianluca Semprini hanno commentato ad Estate in diretta la sent. Vannini, il giovane di appena 21 anni ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015. Per l’omicidio sono stati condannati Antonio Ciontoli, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale mentre la moglie ed i due figli Martina e Federico sono stati accusati di concorso anomalo in omicidio. Nella sentenza tra l’altro si legge: “La condotta di Antonio Ciontoli fu non solo assolutamente anti doverosa ma caratterizzata da pervicacia e spietatezza, anche nel nascondere quanto realmente accaduto, sicché appare del tutto irragionevole prospettare, come fa la difesa, che egli avesse in cuor suo sperato che Marco Vannini non sarebbe morto.”