Roberto Poletti duro su alcuni colleghi: “Persone senza titoli…”
La vita in diretta, Roberto Poletti duro su alcuni colleghi: “Quando la tv finisce in mano a persone senza strumenti…”
Oggi sono quarant’anni dalla vicenda del piccolo Alfredino, caduto in un pozzo artesiano mentre tornava a casa da solo con il permesso di suo padre. La televisione di allora, chi era vivo non ha più potuto dimenticarlo, seguì la vicenda in diretta, a detta di molti con una certa morbosità, la quale fu criticata anche all’epoca. A distanza di tanto tempo, però, il medium sembra non aver imparato la lezione. Almeno è quanto afferma Roberto Poletti, ospite di Alberto Matano, nella puntata di oggi de La vita in diretta. Il giornalista non ha dubbi: forse la televisione, da allora, è persino peggiorata. Queste le sue parole:
Quando la realtà finisce in mano a delle persone senza gli opportuni strumenti viene per forza alterata.
Così Roberto Poletti duro su alcuni colleghi, che forse lui non considererebbe nemmeno tali.
Roberto Poletti spiega a La vita in diretta: “La tv è finita in mano a non professionisti”
Nella puntata di oggi de La vita in diretta, dunque, partendo dal caso del piccolo Alfredino, caduto in un pozzo artesiano esattamente 40 anni fa, Roberto Poletti ci ha regalato una piccola lezione di televisione contemporanea. Il giornalista e conduttore, interrogato in proposito da Alberto Matano, ha spiegato:
Da allora la televisione è finita anche in mano ai non professionisti, a non giornalisti, a persone che senza titoli davano il loro racconto della realtà.
La vita in diretta, Roberto Poletti sul caso di Alfredino: “Ci ha insegnato un uso prudente della televisione”
Non molto tempo fa, Roberto Poletti era stato ancora una volta duro a La vita in diretta. Nella puntata di oggi, invece, il giornalista, partendo dal caso del piccolo Alfredino, si è lasciato andare a questa considerazione:
Ci ha insegnato un uso prudente della televisione che però non c’è più stato. Da allora è cambiato tutto, da allora la televisione ha indagato in modo anche assurdo su determinati fatti.