Chiamami ancora amore, Simone Liberati: “Enrico crede nella famiglia”
Chiamami ancora amore, Simone Liberati sul suo personaggio: “Enrico crede nella famiglia”
Dopo il buon debutto con la prima puntata, si avvicina la seconda puntata della fiction Chiamami ancora amore. Tra i protagonisti della nuova serie targata Rai troviamo Simone Liberati, uno degli attori più interessanti del panorama cinematografico italiano. Liberati, che nella fiction veste i panni di Enrico, marito del personaggio interpretato dalla brava e bella Greta Scarano, ha rilasciato una bella intervista al quotidiano Il corriere della sera, dove ovviamente ha parlato della fiction. Inoltre non sono mancati gli spunti sul futuro di Simone, che nel frattempo sta riempiendo sempre di più la sua agenda:
Enrico? E’ un uomo che crede nella famiglia, la sua di provenienza e quella che ha creato con Anna. Fin da ragazzino mi è sempre piaciuto raccontare avventure, storie individuali, mi sono appassionato ai libri e al teatro
racconta Simone Liberati a Il corriere della sera.
Chiamami ancora amore, Simone Liberati ricorda: “Ho fatto una gavetta intensa”
Il cammino attoriale dell’attore di Chiamami ancora amore, Simone Liberati, così come quello di molti altri suoi colleghi, è partito non per un cognome pesante ma per veri meriti professionali. La gavetta ha dato la possibilità a Simone Liberati di forgiarsi e di creare il proprio cammino. Il lavoro fatto negli ultimi anni adesso inizia a dare frutti: “Ho fatto una gavetta intensa, provini, prime esperienze, piccolissimi ruoli, a volte segmenti o un paio di battute” – ricorda Simone Liberati nell’intervista concessa a Il corriere della sera – .
Simone Liberati rivela: “Se la pandemia mi avesse colto a vent’anni avrei perso tutto”
Simone Liberati, che ha raccontato un retroscena su Chiamami ancora amore, parlando a Il corriere della sera, ha parlato anche della pandemia che ormai da oltre un anno ha modificato il nostro modo di vivere: “Se mi avesse colto a vent’anni avrei perso tutto, avevo appena iniziato a studiare teatro”.