Svegliati amore mio, Sabrina Ferilli chiarisce: “Fatti realmente accaduti”
Svegliati amore mio storia vera, Sabrina Ferilli svela: “Gli autori hanno incontrato una donna”
C’è grande attesa per la nuova fiction Svegliati amore mio, con protagonista Sabrina Ferilli che ancora una volta si dedica ad una tematica sociale. In Svegliati amore mio tutto ruota attorno ad una fabbrica, che emette delle polveri che portano la gente del luogo ad ammalarsi. La trama Svegliati amore mio è molto attuale e riguarda l’Italia intera. Sabrina Ferilli ne ha parlato su Il Corriere della Sera ed ha ammesso:
“Si ispira a fatti realmente accaduti. Gli autori hanno incontrato una donna che vive in uno dei tanti luoghi dove si trova un’azienda siderurgica. Ma hanno raccolto anche molte altre testimonianze analoghe”.
La Ferilli ha poi aggiunto, su dove è stato girato Svegliati amore mio, che si tratta di un luogo imprecisato del Sud.
Sabrina Ferilli su Svegliati amore mio ammette: “Mi auguro che si smuovano le acque”
La scelta di Sabrina Ferilli di dedicarsi a fiction e film di impegno civile non è un caso. L’attrice, infatti, con L’amore strappato ha acceso i riflettori su un problema che riguarda tutta l’Italia. E adesso spera di fare lo stesso con la fiction Svegliati amore mio al via da mercoledì 24 marzo su Canale 5 alle 21:30. Infatti la Ferilli parlando di Svegliati amore mio dice:
“Mi auguro che con questa nuova storia si smuovano altre acque stagnanti. Riguardo alle industrie che creano inquinamento grave per la popolazione”.
Svegliati amore mio, Sabrina Ferilli chiarisce: “Queste fabbriche non devono essere chiuse ma convertite”
Sul tema inerente l’inquinamento delle fabbriche Sabrina Ferilli ha le idee molto chiare. L’attrice sa benissimo che i lavoratori non hanno scelta, perché lavorano in quei luoghi per portare lo stipendio a casa. Infatti lei, che tratterà l’argomento in Svegliati amore mio, vorrebbe che i lavoratori non fossero costretti a scegliere tra la vita e il lavoro. Poi Sabrina Ferilli, vittima di uno scherzo, aggiunge:
“Queste fabbriche non devono essere chiuse ma convertite, bonificate. Per dare lavoro e al tempo stesso salvare vite umane”.