Claudio Gioè, riflessione su Màkari: “Il Sud soffre di discriminazione”
Màkari è solo un gioco, Claudio Gioè fa una riflessione amara: “Al Sud manca tutto”
Tutto è pronto per la terza puntata Màkari, la nuova fiction di Rai 1 che già con le prime due puntate ha collezionato ascolti record. Il protagonista è Claudio Gioè, che si è raccontato sulle pagine del quotidiano Libero. Qui parlando di Màkari fiction location l’attore ha fatto un discorso generale sulla Sicilia e sul Sud Italia. Anche se in Màkari non ci sono luoghi comuni classici, come la mafia, ci sono riferimenti ad aspetti che non funzionano. A tal proposito Gioè, che è siciliano, fa un’amara riflessione:
“Il Mezzogiorno d’Italia soffre di un gap di 160 anni di discriminazione politica – istituzionale. Qui manca tutto, dalle strade ai servizi”.
Claudio Gioè su Màkari confessa: “Io sciupafemmine? E’ la parte meno riuscita della storia”
Nella fiction Màkari (QUI il riassunto della seconda puntata) l’attore Claudio Gioè appare in forma smagliante. D’altronde l’attore siciliano si è trovato bene a girare nella sua terra. In più ha un ruolo particolare, Saverio Lamanna, che sembra calzargli a pennello. L’unico aspetto che il personaggio di Màkari non rispecchia in Gioè è la sua attitudine a divertirsi con le donne. L’attore è infatti molto serio, rispettoso e riservato da questo punto di vista. Infatti Claudio Gioè ammette:
“La parte dello sciupafemmine è quella meno riuscita della storia”.
Màkari, Claudio Gioè sul paragone con Il Commissario Montalbano frena: “Qualsiasi confronto è azzardato”
Già da prima che Màkari andasse in onda era iniziato un paragone con Il Commissario Montalbano, vista la stessa ambientazione e il tratto delle indagini. Tuttavia Claudio Gioè si è sempre mostrato scettico e molto umile da questo punto di vista. E resta ancora tale, nonostante gli ascolti Màkari sono stati ottimi nelle prime due puntate. Infatti su Il Commissario Montalbano l’attore dice:
“Calma, calma. Gli ascolti sono molto buoni ma qualsiasi confronto con un prodotto così longevo è azzardato. Noi abbiamo appena iniziato a muovere i primi passi”.