Serena Rossi tuona da Alberto Matano: “Sono arrabbiatissima!”

La vita in diretta, Serena Rossi tuona da Alberto Matano: “Sono arrabbiatissima!”

Reduce da un successo di ascolti a dir poco strepitoso, di più di 6 milioni di spettatoti per il 24,9% do share, Serena Rossi, protagonista di Mina Settembre, è stata ospite in studio di Alberto Matano nella puntata di oggi de La vita in diretta. L’attrice, però, molto simpatica e mai banale, non ha voluto soffermarsi soltanto sull’amatissima serie. Ad un certo punto, infatti, è intervenuta anche sull’argomento un po’ spinoso della multa ricevuta dal calciatore Cristiano Ronaldo per essersi recato, nonostante le norme anti-Covid, in vacanza a Courmayeur. A questo proposito, Serena Rossi tuona:

Io sono arrabbiatissima, perché lui non è soltanto uno sportivo, lui è un esempio per tanti giovani ed è gravissimo quello che ha fatto.

Poco da dire, la sua analisi sembra molto lucida. E voi, siete d’accordo con la visione dell’attrice?

Mina Settembre, Serena Rossi commenta il successo: “Ho imparato a non aspettarmi niente”

Sempre nella puntata di oggi de La vita in diretta, dopo aver confessato di essersi molto arrabbiata, Serena Rossi ha commentato lo straordinario successo di ascolti che sta riscuotendo la serie televisiva della quale è l’indiscussa protagonista. Stiamo parlando, ovviamente, di Mina Settembre:

Ho imparato a non aspettarmi mai niente, a sperarci. Fatto sta che c’è stato tanto lavoro, tanto cuore in questa serie, tante difficoltà perché abbiamo girato anche durante il Covid.

E forse sono stati proprio il duro lavoro e il cuore grande a garantire a questa serie il meritato successo.

Serena Rossi svela il suo atteggiamento sul set di Mina Settembre: “Ho fatto discorsi per incoraggiare”

Di recente, sempre a proposito di Mina Settembre, Serena Rossi aveva fatto una rivelazione. Nella puntata di oggi de La vita in diretta, ospite di Alberto Matano, l’attrice ha svelato l’atteggiamento positivo che ha sempre tenuto sul set:

Ho fatto dei discorsi per incoraggiare, perché comunque siamo stati una squadra.