GF Vip, Filippo Nardi torna sulla squalifica: “E’ stato un equivoco”
Filippo Nardi torna sulla squalifica al GF Vip 5: “C’è stato un grande equivoco”
Il caso di Filippo Nardi, squalificato dalla quinta edizione del Grande Fratello Vip con l’accusa di sessismo, ha diviso le opinioni sia all’interno della Casa che fuori. Lui, pero, sembra non essere ancora riuscito a digerire l’accaduto, infatti, a distanza di alcune settimane, in un’intervista concessa al periodico Mio torna sull’argomento e si mostra in disaccordo con la bufera scatenata dalla decisione del reality:
Non ho capito bene perché sono stato messo alla gogna mediatica. Mi dispiace, ma c’è stato un grande equivoco.
Nel caso di Filippo Nardi, per molti è stato davvero difficile da che parte schierarsi. Se da un lato alcune sue esternazioni sono risultate troppo forti, dall’altro la squalifica è parsa una conseguenza spropositata. Samantha De Grenet, pur avendo vissuto la vicenda dall’interno della Casa, ha infatti preso le sue difese. Qual è la vostra opinione?
GF Vip 5, Filippo Nardi sugli inquilini: “Mi dispiace che siano succubi dell’opinione della Rete”
Dopo la squalifica al Grande Fratello Vip 5, Filippo Nardi ha già rilasciato diverse dichiarazioni, alcune delle quali volte a spiegare il proprio comportamento all’interno delle Casa, giudicato sessista dalla produzione del reality. Adesso, in un’intervista concessa al periodico Mio, il DJ torna sull’argomento, ma questa volta per esprimere la propria opinione sugli altri inquilini, in particolare su quelli che non hanno preso le sue difese:
Mi dispiace che siano succubi dell’opinione della Rete. Mi prendo le mie responsabilità, ma mi dispiace che nessuno mi abbia detto che stavo esagerando.
Filippo Nardi su Maria Teresa Ruta: “Se ha usato una strategia, tanto di cappello”
In un’altra recente intervista, Filippo Nardi aveva tenuto a precisare di non essere matto. Adesso, invece, su Mio, l’ex concorrente del Grande Fratello Vip torna a parlare di Maria Teresa Ruta:
Se ha usato una strategia, tanto di cappello, perché io non ne sono capace.