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Serena Bortone fa una gaffe. Ospite la corregge: “E’ un fatto privato”

Scritto da , il Novembre 11, 2020 , in Personaggi Tv
foto di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno dell'11 novembre

Oggi è un altro giorno, Serena Bortone fa una gaffe e l’ospite la corregge: “E’ un fatto privato”

Nel corso della puntata odierna di Oggi è un altro giorno, Serena Bortone ha avuto come ospiti in collegamento Mauro Coruzzi e Dario Gay, che hanno collaborato per la composizione del brano ‘L’inno della pettegola’. Pronunciando il cognome del secondo, che è un noto cantautore italiano, la conduttrice ha però fatto una gaffe, usando la pronuncia che si adopera per l’accezione che la parola assume quando descrive l’orientamento sessuale. Per questo motivo l’ospite l’ha corretta:

Il mio cognome si pronuncia ‘Gay’. Gay (‘ghei’, ndr) è un fatto privato e neanche troppo.

Il questo modo Dario Gay ha ironizzato sul proprio cognome e, contemporaneamente, sui propri gusti in fatto d’amore. Serena Bortone, comunque, non si è per niente risentita e ha accettato di buon grado lo scherzo. L’intervista è, dunque, proseguita su toni molto distesi.

Serena Bortone risponde all’ospite dopo la gaffe: “E’ stato un refuso, mi perdoni?”

Può capitare a tutti, di tanto in tanto, di commettere qualche errore. Per onestà dobbiamo ammettere che a Serena Bortone, conduttrice di Oggi è un altro giorno, non succede poi così spesso. Nella puntata odierna, però, la conduttrice ha fatto una gaffe pronunciando il cognome del cantautore milanese Dario Gay, il quale l’ha subito corretta. Serena Bortone, dunque, si è scusata:

E’ stato un refuso, succede. Mi perdoni?

Il cantante, a quel punto, ha riso di buon gusto e le ha consentito di andare avanti con l’intervista.

Oggi è un altro giorno, Dario Gay spiega: “Io ci gioco per primo”

A proposito di Oggi è un altro giorno, di recente Serena Bortone aveva fatto una confessione. Nella puntata odierna, invece, dopo aver commesso una gaffe ed essere stata corretta dall’ospite Dario Gay, la conduttrice è stata definitivamente perdonata con queste parole:

Figurati, io ci gioco per primo.