La vita in diretta, Alberto Matano ad un ospite: “Non voglio polemizzare”
Alberto Matano a La vita in diretta chiarisce con un ospite: “Non voglio polemizzare”
Alberto Matano ha aperto la seconda parte de La vita in diretta di oggi, 23 ottobre, sottolineando come nonostante l’ultimo segmento di trasmissione dovrebbe essere più leggero e dedicato ad argomenti frivoli sia invece, per forza di cose, ampiamente dedicato all’emergenza coronavirus. I dati sulla cosiddetta ‘seconda ondata’, infatti, sono molto preoccupanti ed alcune regioni, come la Campania, si preparano ad un secondo lockdown. Di tutto questo a La vita in diretta si è parlato anche intervistando persone che risentirebbero gravemente di una seconda chiusura come un ristoratore di Campo dei Fiori, a Roma, che ha lamentato l’obbligo di chiusura del suo locale. In realtà la situazione non era esattamente così ed Alberto Matano nel cercare di chiarire ha ammesso: “Non voglio polemizzare con lei voglio solo cercare di capire”
La vita in diretta, Alberto Matano ammette: “Diamo l’informazione corretta”
Nel dettaglio, mentre il ristoratore esprimeva tutto il suo rammarico a La vita in diretta per l’obbligo di chiusura del suo locale, Alberto Matano ha dichiarato:
“Persone di Campo dei Fiori mi scrivono che viene delimitato solo il centro della piazza ma l’accesso dei locali sarà consentito. Diamo un’informazione corretta altrimenti generiamo confusione”.
In realtà, questo è solo un esempio, di come molte disposizioni non siano chiare, la confusione in questo periodo regna ed anche programmi di informazione come La vita in diretta di Alberto Matano (che ha spiegato cos’è successo dietro le quinte con Andrea Delogu) risentono di ciò. Alla fine è stata l’inviata a spiegare che l’accesso dei locali sarà garantito
La vita in diretta, Alessandro Greco: “Evitiamo il termine coprifuoco”
Alberto Matano ha avuto ospite nella puntata de La vita in diretta di oggi anche Alessandro Greco che su tutta questa brutta situazione di emergenza, in cui si invita alla prudenza, ha concluso: “Chiedo di evitare il termine coprifuoco che invoca preoccupazione e ansia”