Gli orologi del diavolo, Beppe Fiorello svela: “Era un mio desiderio”

Gli orologi del diavolo con Beppe Fiorello, l’attore rivela: “Era un mio desiderio recitare con scene d’azione”

Dopo il grande successo di Io ti cercherò, il lunedì sera di Rai1 è pronto a regalare ai telespettatori una nuova fiction. Sempre in 4 puntate, Gli orologi del diavolo porta in scena un genere diverso dal solito. La storia è tratta da una storia vera e racconta la vita di Marco, interpretato da Beppe Fiorello, che torna in tv dopo un periodo di pausa. Accanto all’attore ci sono Nicole Grimaudo, che interpreta la moglie, e Claudia Pandolfi, una donna che gli starà molto accanto. Sulla sua nuova avventura Giuseppe Fiorello su TelePiù ha detto:

“Era un mio desiderio quello di recitare in una serie con tante scene d’azione”.

Gli orologi del diavolo anticipazioni, Beppe Fiorello: “Il mio personaggio mette a repentaglio tutto”

Si appresta a raccontare una storia ricca di suspense e adrenalina, Gli orologi del diavolo, dove non mancheranno i colpi di scena. Al centro del racconto c’è Marco, un uomo che si troverà stretto tra la Polizia e la malavita. Scegliere da che parte stare, in base alle anticipazioni Gli orologi del diavolo, sarà inizialmente una scelta di cuore. Ma quando il protagonista, interpretato da Beppe Fiorello, verrà tradito la scelta potrebbe cambiare. L’attore sul suo personaggio ha anticipato:

“Un eroe, una persona onesta che per aiutare la Polizia nelle indagini mette a repentaglio tutto. Il lavoro, la famiglia e gli affetti”.

Beppe Fiorello su Gli orologi del diavolo chiarisce: “Non ho usato una controfigura”

Nella nuova fiction Gli orologi del diavolo le scene d’azione saranno molte. Di solito, in queste circostanze, gli attori possono usufruire di una controfigura che faccia le parti più difficili. Ma il protagonista Beppe Fiorello non ha voluto sentire ragioni ed ha interpretato tutto da solo. A raccontarlo è proprio lui che, su Gli orologi del diavolo (QUI le anticipazioni della prima puntata) ha spiegato:

“Non ho usato una controfigura. I motoscafi li guidavo io, seguendo i consigli di Gianfranco Franciosi, l’autore del libro e il protagonista di questa storia vera”.