Striscia la notizia, Ficarra e Picone svelano: “Non abbiamo un copione”
Ficarra e Picone, confessione su Striscia la notizia: “Improvvisiamo”
Pronti per il debutto a Striscia la notizia Ficarra e Picone, che aprono per la prima volta la fascia autunnale, raccontano alcune curiosità a TelePiù. Questa scelta di iniziare Striscia la notizia con i due conduttori è stata per i telespettatori una grande sorpresa. Infatti Ficarra e Picone hanno sempre condotto la seconda parte della trasmissione, ovvero quella in primavera. A poche ore dall’inizio della nuova stagione di Striscia la notizia, Ficarra svela: “Noi non abbiamo un copione, improvvisiamo”. Ed è proprio questa una delle chiavi vincenti di Striscia, la spontaneità dei suoi conduttori.
Striscia la notizia, Ficarra svela la scelta del sottotitolo: “Insofferenti a Picone”
Ogni anno Striscia la notizia modifica il proprio sottotitolo. Quest’anno si è scelto “La voce dell’insofferenza” e, ironizzando, Ficarra svela il motivo: “Insofferenti a Picone. Sono 25 anni che lo sopporto”. Anche se è difficile vedere Ficarra e Picone oltre la comicità, i due tornano seri quando si parla del loro debutto nella prima fascia di Striscia. Quest’anno infatti per la prima volta saranno loro ad aprire la nuova stagione del programma. Su questo Ficarra ha detto:
“E’ una cosa importante ma non è una promozione. Perché dobbiamo arrivare alla maturità. E’ il nostro 17° anno dietro il bancone, non siamo ancora maggiorenni”.
Striscia la notizia Ficarra e Picone, la confessione su Antonio Ricci: “Entusiasmo immutato”
Inizia domani sera Striscia la notizia, tg satirico sul quale Ficarra e Picone hanno detto che è sempre pericoloso. Dopo tanti anni Striscia riesce a mantenere il suo successo e il merito è sicuramente di tutta la squadra. Ma, su TelePiù, Ficarra si sofferma su Antonio Ricci, papà di Striscia. Su di lui Ficarra ha detto:
“Il suo entusiasmo è rimasto immutato dal primo giorno. Prima di andare in onda nessuno sa cosa gli passi per la mente. Noi lo scopriamo in diretta assieme a voi che ci guardate da casa”.