Alfonso Signorini su Elisabetta Gregoraci: “Sguardi pericolosi con…”
Elisabetta Gregoraci, Alfonso Signorini dopo il GF Vip: “Sguardi incrociati con Pierpaolo Pretelli”
Si è parlato molto della puntata del Grande Fratello Vip di ieri sera, che ha toccato diversi argomenti delicati. Ma sul versante gossip non è passato inosservato il bacio tra Elisabetta Gregoraci e Pierpaolo Pretelli che, seppur avvenuto per gioco, è sembrato piuttosto complice. A commentare gli eventi è stato anche Alfonso Signorini, nelle ultime ore, intervenuto al nuovo format Instagram del suo giornale, intitolato CasaChi. Chiamato a dire la sua, Alfonso Signorini su Elisabetta Gregoraci ha detto:
“Ci sono degli sguardi incrociati abbastanza pericolosi. Sia tra lei e Andrea Zelletta, sia tra lei e Pierpaolo Pretelli”.
Elisabetta Gregoraci e Pierpaolo Pretelli bacio, Alfonso Signorini: “Ma perché ha coperto con la mano?”
Il format CasaChi ha lo scopo di commentare i fatti che avvengono al Grande Fratello Vip, con ospiti molto vicini al programma. Stavolta è intervenuto, però, direttamente Alfonso Signorini, direttore del giornale e conduttore del GF Vip. Molto è stato dunque il tempo dedicato al bacio tra Elisabetta Gregoraci e Pierpaolo Pretelli, di cui oggi si è riempito il web. A suscitare la forte curiosità di Alfonso è stato l’istinto di Elisabetta Gregoraci di coprire con la mano quel momento con Pierpaolo Pretelli, nonostante fosse un gioco. Per questo Signorini ha detto:
“Ma perché ha coperto con la mano? Se fosse stato un bacio casto non avrebbe avuto quest’esigenza”.
Alfonso Signorini su Fausto Leali squalificato dal Grande Fratello Vip: “Sentivo il bisogno di abbracciarlo”
Il conduttore Alfonso Signorini ha poi speso alcune parole anche su Fausto Leali squalificato dal GF Vip. Alfonso ha detto che la sua anima era divisa, perché stima molto Fausto Leali come persona. Sulla squalifica di Leali, che è stato difeso da Salvo Veneziano, Signorini ha detto:
“Da una parte sentivo il bisogno di abbracciarlo. Dall’altra sentivo il bisogno altrettanto forte di non poter passare su un uso brutto di quel termine”.