Quarto Grado, Alessandra Viero racconta: “Ho dovuto fare più attenzione”
Alessandra Viero su Quarto Grado racconta: “Ho dovuto fare più attenzione”
Alessandra Viero si prepara alla nuova stagione di Quarto Grado – Le Storie con il collega Gianluigi Nuzzi scavando in una montagna di documenti e atti. In questo periodo così complicato (quello del lockdown chiaramente) la giornalista è rimasta a Roma, ma quanto ha complicato il suo lavoro? Lo ha spiegato lei stessa in un’intervista rilasciata a TelePiù: “Ho dovuto fare più attenzione e mi sono abituata a lavorare con la mascherina, ma chi non ha fatto sacrifici?” ha ammesso la Viero e sicuramente ognuno di noi si è un po’ ritrovato in queste parole. La giornalista ha poi continuato: “Piuttosto abbiamo dovuto reinventarci perché abbiamo deciso di occuparci della pandemia a modo nostro seguendo indizi e tracce“.
Quarto Grado, Alessandra Viero in onda con Gianluigi Nuzzi: “Nessuno ha detto la verità”
In questi giorni parte il processo per la morte di Luca Sacchi, ragazzo romano ucciso il 24 ottobre scorso in una complicata vicenda di compravendita di droga. Alessandra Viero ci ha confessato: “E’ una storia in cui sembra che nessuno abbia detto la verità fino in fondo: come potremmo non seguirla?“. Queste parole citate dalla giornalista che affianca Gianluigi Nuzzi alla guida di Quarto Grado raccontano dunque la novità di questa edizione delle Storie, in onda da venerdì 5 giugno. “Non vedremo solo approfondimenti sui casi di cronaca nera più noti ma il programma rimarrà in diretta sull’attualità“. Attualità ancora segnata dal coronavirus a quanto pare, a tal proposito si è espressa la conduttrice del programma che ha la stessa identica speranza del suo collega Gianluigi Nuzzi: “Spero che potremo uscire per collegarci da qualche location particolare“.
Alessandra Viero alla conduzione di Quarto Grado – Le Storie: “Non è stato facile”
La conduttrice di Quarto Grado Alessandra Viero ha un bambino di tre anni e per lei non dev’essere stato per niente semplice chiarire la situazione a lui. “Non gli ho spiegato chi sa quali cose tecniche, ma perché non poteva andare all’asilo o vedere i nonni” ha confessato la giornalista continuando: “Non è stato facile. Nel nostro Paese si è fatto poco per aiutare bambini e genitori” trovandosi d’accordo con l’opinione di parecchi altri italiani.