L’Eredità anteprima, Flavio Insinna si scusa: “Non lo faccio a posta”
Flavio Insinna nell’anteprima L’Eredità e si scusa con un piccolo spettatore: “Non lo faccio a posta”
Anche oggi, sabato 2 maggio, Flavio Insinna torna con un videomessaggio a dare una mano di fresco alle puntate in replica de L’Eredità. Ieri aveva voluto leggere qualcuna delle tante lettere che giungono alla redazione del programma, oggi invece si concentra su un solo messaggio, ma inviatogli da un bambino di soli 8 anni, Tommaso, grazie anche all’aiuto della mamma. Il piccolo spettatore si complimenta con lui, gli dice di seguirlo con attenzione tutte le sere e di trovarlo tanto simpatico. E’ qui che Insinna, scherzando, si scusa:
Grazie mille Tommaso, non lo faccio a posta, ma grazie.
Il piccolo Tommaso di 8 anni forse chiederà alla madre di spiegargli il motivo delle scuse e sorriderà per lo scherzo del conduttore che tanto spesso segue in tv e che, chissà, forse gli sarà ancora più simpatico.
L’Eredità anteprima, Flavio Insinna legge il messaggio di un piccolo spettatore
Nel videomessaggio nell’anteprima della puntata in replica de L’Eredità di questa sera, Flavio Insinna dedica il minutino del suo intervento quotidiano al messaggio che è giunto alla redazione del programma da Tommaso, di 8 anni. Il piccolo telespettatore racconta un episodio che gli è capitato a scuola (quando ancora si andava a scuola): la maestra di geografia gli ha fatto una domanda alla quale Insinna aveva risposto nel programma, così lui ha saputo rispondere a sua volta in maniera corretta, aggiudicandosi addirittura il voto “Molto bene”: “Quindi grazie Flavio e viva L’Eredità”.
Flavio Insinna nell’anteprima de L’Eredità: “Con noi ci si diverte e si impara”
Ieri, nel consueto videomessaggio di apertura delle puntante in replica de L’Eredità, Flavio Insinna aveva lasciato ai telespettatori un messaggio commosso. Stasera, invece, grazie allo spunto che gli fornisce la lettera del piccolo Tommaso, il conduttore sottolinea:
Tu sei la dimostrazione che guardando L’Eredità un po’ ci si può divertire e, soprattutto, imparare qualcosa così da prendere poi, a scuola, “Molto bene”.