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Nicola Porro torna a Quarta Repubblica dopo il coronavirus: “Giorni brutti”

Scritto da , il Aprile 6, 2020 , in Personaggi Tv
foto Nicola Porro in studio

Quarta Repubblica, Nicola Porro tornato in onda dopo il coronavirus: “Ho passato giorni brutti”

Nicola Porro torna in diretta a Quarta Repubblica dopo essere guarito da un’infezione di Covid-19. In onda, prima della breve parentesi sulla propria malattia, le immagini dell’intervista televisiva in cui aveva confessato, combattendo coi colpi di tosse, di aver contratto il coronavirus. Subito dopo aver salutato gli spettatori dice:

Non ci siamo stati nelle ultime quattro settimane. Ho passato qualche brutto giorno, sono stato male. E’ davvero poco importante quello che mi è successo, ma è importante dire che mi sono sentito fortunato.

I motivi per cui Porro si sente fortunato sono tre e ci tiene a condividerli con tutti: fortunato di aver contratto una forma del virus non mortale, fortunato di poter continuare a lavorare, a differenza di milioni di italiani, e fortunato, infine, di aver potuto sottoporsi ai test che hanno diagnosticato tanto l’insorgenza quanto la scomparsa del virus.

Nicola Porro a Quarta Repubblica, guarito dal coronavirus: “Non posso più contagiare altri”

Barbara Palombelli era stata costretta a sostituire Nicola Porro, ad occupare la fascia serale rimasta scoperta dopo l’interruzione di Quarta Repubblica. Adesso, tornato al timone di comando, il conduttore dichiara: Contento di non poter più contagiare nessuno. Poi continua con un veloce bilancio della situazione italiana: forse la burocrazia non ha funzionato a dovere, i morti italiani sono superiori a quelli di ogni altro paese al mondo, il confronto con gli Stati Uniti è sbagliato per la divergenza dei numeri in ballo.

Quarta Repubblica, Nicola Porro sull’emergenza Covid-19: “Adesso deve ripartire l’economia”

Finalmente guarito dal coronavirus e tornato a Quarta Repubblica, Nicola Porro si esprime riguardo alla situazione economia del Paese:

Il prossimo tsunami si chiama Economia: gente che sta a casa, che fattura zero, che non ha garantito il proprio posto di lavoro nei prossimi mesi. Il governo ha appena deciso di prestare duecento miliardi di euro ai cittadini italiani: bene!

I tassi di interesse, probabilmente, saranno bassi, ci sarà una garanzia pubblica. Ma l’artigiano senza più un mercato, conclude, dei prestiti non ci fa nulla.