Fabio Rovazzi, morto il nonno per coronavirus: “Ho sperato fino alla fine”

Fabio Rovazzi in lutto per la morte del nonno: “Non te lo meritavi”

E’ apparso pochi minuti fa, sull’account Instagram di Fabio Rovazzi, l’ennesimo messaggio straziante di questi tempi tristi segnati dall’epidemia. Il giovane youtuber e cantante italiano aveva tenuto tutti all’oscuro della malattia del nonno, affetto da coronavirus, ma dopo la sua scomparsa non ha potuto trattenersi. Nel lungo e commovente messaggio allegato a una foto dei due insieme durante l’infanzia di Fabio, quest’ultimo scrive:

Ho fatto il possibile, l’impossibile e l’impensabile… ma alla fine questo maledetto virus ha bussato alla tua porta. E fidati se ti dico che non lo meritavi. […] Sei l’uomo che mi ha insegnato tutto.

Rovazzi dice di averle provate tutte pur di non rassegnarsi. Nonostante l’età del nonno, ha continuato a sperare che potesse salvarsi. E’ stato costretto ad arrendersi all’evidenza nella giornata di oggi.

Coronavirus, Fabio Rovazzi piange il nonno: “La morte prende sempre prima del dovuto tutti quelli che amo”

Lutto per Fabio Rovazzi, costretto a piangere prematuramente il nonno a causa del coronavirus. Il giovane cantante purtroppo non è il primo personaggio famoso a perdere un familiare a causa dell’epidemia, né è nuovo a questo tipo di dolore. Nel 2010, infatti, quando Fabio aveva soltanto sedici anni, venne a mancare suo padre:

Ogni volta che succede una parte di me crolla e un’altra diventa più forte perché sa che dovrà andare avanti da sola. […] Non riuscirò mai ad abituarmi a queste cose. […] La morte piano piano prende tutti, ma non capisco perché debba prendere prima del dovuto tutti quelli che amo.

Fabio Rovazzi, nel suo commovente post di addio, ha poi continuato a parlare della vita piena di soddisfazioni del nonno, che, semplice gommista, decise giovanissimo di partire per l’Argentina, fino a diventare il dirigente di una delle multinazionali più importanti del mondo. Grazie di cuore, dice congedandosi sei stato il miglior nonno che si possa desiderare.