Lorella Cuccarini a La vita in diretta: “Non siamo impazziti”
La vita in diretta, Lorella Cuccarini lancia un servizio e precisa: “Non siamo impazziti…”
Si è aperta con uno spazio molto delicato la puntata de La vita in diretta di oggi, lunedì 7 ottobre 2019: i padroni di casa Alberto Matano e Lorella Cuccarini hanno infatti dedicato un’ampia pagina ai due poliziotti uccisi qualche giorno fa a Trieste mentre erano in servizio, parlandone con gli ospiti in studio, intervenuti nell’anteprima in onda dalle 16.00 alle 16.30, ossia Michele Mirabella, Michele La Ginestra e Arianna Ciampoli. E proprio al termine di tale spazio, Lorella Cuccarini ha lanciato il servizio successivo, affermando: “Adesso voltiamo pagina e parliamo di calcio. Non siamo impazziti…”.
Lorella Cuccarini fa un chiarimento a La vita in diretta: “Vogliamo parlare di calcio perchè…”
Introducendo dunque lo spazio successivo, Lorella Cuccarini (che sabato ha ricevuto un messaggio da Tiberio Timperi in diretta a Unomattina in Famiglia) nell’anteprima della puntata di oggi de La vita in diretta ha subito spiegato:
Vogliamo parlare di calcio perchè i tifosi della Lazio e quelli del Bologna si sono riuniti per una buona causa, andando in pellegrinaggio alla chiesa di San Luca per pregare per Mihajlovic…
Terminato il servizio in questione, Alberto Matano si è rivolto al pubblico presente per la diretta odierna nello studio 3 della sede Rai di via Teulada a Roma chiedendo un applauso per questa bellissima iniziativa, appunto il pellegrinaggio dei tifosi delle due squadre per pregare per Mihajlovic, che sta lottando contro la leucemia.
Alberto Matano e Lorella Cuccarini: messaggio toccante all’inizio de La vita in diretta
Chiusa l’anteprima e finito il TG1 delle 16.30, Lorella Cuccarini e Alberto Matano (che qualche giorno fa hanno avuto un piccolo problema in studio) hanno aperto anche la puntata vera e propria de La vita in diretta di oggi parlando dei due agenti uccisi a Trieste, a proposito dei quali Lorella ha affermato: “Anche adesso vogliamo aprire dedicando un’ampia pagina a Pierluigi e Matteo, servitori dello Stato nonché amici e colleghi”.