Vladimir Luxuria commossa a Domenica In: “Aiuto un bambino a distanza”
Domenica In: Vladimir Luxuria si commuove da Mara Venier
Mara Venier ha aperto subito la puntata odierna di Domenica In con il talk dedicato questa settimana alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, alla luce della recente notizia della separazione tra Miguel Bosè e il suo compagno Nacho Palau, che ha fatto scaturire grande dibattito e anche grande contrarietà sul tema dell’assegnazione dei figli adottivi. Il pubblico si è schierato in pro e contro, conservatori e progressisti da una parte all’altra dello studio. Tra gli ospiti in studio, Vladimir Luxuria ha affermato che anche le persone come lei desiderano avere dei figli, e poi ha racconato un aneddoto della sua vita:
“Dopo l’Isola dei Famosi ho adottato un bambino a distanza”.
L’attuale concorrente di Tale e Quale Show, che continua a regalare grandi soddisfazioni con le imitazioni di grandi personaggi della musica nazionale ed internazionale, ha vinto la sesta edizione dell’Isola dei Famosi targata (ai tempi) Simona Ventura. Ha devoluto metà del montepremi vinto ad un’associazione che si occupa di bambini. Per scoprire che effettivamente fosse tutto regolare, Vladimir ha deciso di partire per il Mozambico, ma non si sarebbe mai aspettata che quel viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Vladimir Luxuria si commuove a Domenica In per il bimbo adottato a distanza
Ospite a Domenica In, Vladimir Luxuria ha raccontato qualcosa di molto personale che non ha mai detto prima d’ora. La concorrente dell’attuale edizione di Tale e Quale Show, il varietà di grande successo di Carlo Conti, ha svelato che durante un suo viaggio in Africa ha visto tanti bambini orfani, senza nessuno, e ha desiderato adottarne uno:
“Se le leggi me l’avessero consentito, l’avrei fatto”.
In Mozambico è rimasta colpita da un bambino che si mostrava a lei facendosi vedere capace di fare i servizi di casa, giocare, saltare, fare capriole. Purtroppo ha dovuto ingoiare questo suo desiderio e frenare quelle forti emozioni che si erano scatenate durante il viaggio di ritorno, decidendo di aiutare comunque a distanza quel bambino che forse sperava di essere portato in Italia con lei:
“Quella sera mi sono chiusa in camera e ho pianto tutta la notte. Quello che ho potuto fare è continuare a capire come stava e inviare a lui dei soldi tramite le associazioni di adozione a distanza”.
Quella reazione di pianto, le fece capire quanto fosse intenso e autentico il suo grande desiderio di avere un bambino.