Fabrizio Corona rompe il silenzio: “Io vittima della mala giustizia”
Fabrizio Corona si sfoga per la prima volta dopo la scarcerazione
Fabrizio Corona ha ottenuto proprio oggi dal tribunale il permesso di svolgere la propria attività lavorativa, in quanto i giudici hanno riconosciuto che il suo lavoro è molto basato sulla sua immagine. Per questo, Fabrizio Corona potrà tornare anche ad utilizzare a pieno i social network. Non solo. Il fidanzato di Silvia Provvedi avrà la libertà anche di rilasciare interviste: l’importante, è stato precisato, è che il contenuto non abbia riferimenti diretti all’andamento dell’affidamento terapeutico. L’ex re dei paparazzi si è concesso per la prima volta alle pagine di Chi, in cui lavora uno dei suoi migliori amici: Gabriele Parpiglia. Ed è proprio dalle sua pagina Instagram che possiamo leggere alcune anticipazioni dell’intervista che uscirà domani nel nuovo numero della rivista. Fabrizio ha affermato prima di tutto che la sua è l’unica versione, quella vera. Corona ha poi precisato che quello che ha vissuto è stata solo una guerra, e affranto ha dichiarato:
“Io come singolo individuo contro un macigno più grande e forte di me che non voglio identificare con nessun nome poichè, dopo questa intervista, ricominciamo da capo. E come me, vittima della mala giustizia, ci sono tante altre persone.”
Fabrizio Corona ricorda il giorno dell’arresto
Fabrizio Corona ha ricordato poi con drammaticità il 10 ottobre di ben due anni fa, giorno in cui era stato arrestato per aver nascosto più di 2 milioni e mezzo di euro nel controsoffitto della casa di una sua collaboratrice. Fabrizio Corona ha rivelato che lo aveva chiamato il suo avvocato Ivano Chiesa e che gli aveva riferito che si sarebbe dovuto consegnare. Il fotografo aveva quindi soltanto due ore di tempo per salutare i suoi cari. Corona aveva radunato in pochissimo tempo la famiglia a casa di sua madre: la prima cosa che aveva fatto era stato abbracciare suo figlio Carlos, e poi lo aveva tranquillizzato per quanto il piccolo stava vedendo:
“Dieci uomini sono venuti a prendermi bruscamente, come se fossi il peggiore dei criminali. Tutto sotto gli occhi di Carlos. L’ho guardato e gli ho detto: “Papà ce la farà.”
Poi Fabrizio aveva incrociato lo sguardo di sua mamma e per la prima volta nella sua vita, ha precisato, aveva provato un grande dolore. La polizia aveva poi costretto i familiari a lasciare l’abitazione e la donna era svenuta. Corona era stato poi ammanettato e aveva ricevuto il mandato di custodia cautelare e dopo nemmeno tre ore si era ritrovato di nuovo al casellario di San Vittore. Fabrizio non scorderà mai il rumore del cancello che si era chiuso alle sue spalle: quel rumore, ha sottolineato, era la sua entrata all’inferno.