Le Iene, Giulio Golia: solidarietà dal web a Nadia e Bartolo
Giulio Golia: a Le Iene la storia di Nadia e Bartolo
Nadia e Bartolo sono due coniugi che abitano alla periferia di Pescara, hanno una pensione d’invalidità per un handicap mentale certificato e vittime di una truffa scoperta grazie alle figlie naturali. Sono state Isabella e Maria Grazia a richiedere l’intervento de Le Iene e così Giulio Golia si è occupato di questo caso. Le sorelle sono state tolte ai loro genitori quando erano molte piccole e date in affidamento a due famiglie diverse a causa di maltrattamenti ed incurie. Per vent’anni Maria Grazia e Isabella non hanno visto i loro genitori, fino a quando hanno ricevuto una lettera dall’Agenzia delle Entrate di Pescara su una terra e una casa che hanno ereditato, scoprendo in questo modo che i loro genitori naturali sono ancora vivi e così decidono di andare da loro. Le sorelle si ritrovano davanti ad una situazione di degrado: Nadia e Bartolo sono accumulatori compulsivi. Nel tentativo di ricostruire i motivi dell’adozione, Bartolo di punto e in bianco chiede un euro alle figlie e tira fuori un gruzzoletto di monete dalle tasche, scende le scale e li consegna sotto casa ad un nuovo di nome Carmine.
Le Iene: la storia commovente di Nadia e Bartolo truffati
Isabella e Maria Grazia si sono rivolti a Le Iene per una truffa nella quale erano coinvolti i loro genitori naturali, Nadia e Bartolo. Le sorelle si sono accorte che Nadia e Bartolo erano vittime di un raggiro da parte di Carmine, un approfittatore, scoprendo anche una serie di quaderni scritti da Bartolo, nei quali vi erano date, numeri e nomi di tutti coloro che mandavano messaggi al padre. Tramite un microfono nascosto dalle figlie nella casa dei genitori naturali, Maria Grazia e Isabella scoprono che Carmine cercava di convincere Bartolo e Nadia a non rivelare niente su quello che stavano facendo e sul (finto) lavoro promesso, anche perché in questa situazione erano implicati il Sindaco, un sacerdote e altri personaggi. Ovviamente si trattava di una storia inventata da Carmine in modo tale da farsi consegnare denaro con false promesse. Una mattina, Carmine ha accompagnato la coppia alle Poste per prendere la pensione. Dopo un inseguimento, Giulio Golia è riuscito a fermare Carmine il quale si è dimostrato in un primo momento molto spaesato, negando i soldi consegnati da Bartolo. L’approfittatore è stato fermato e perquisito dagli agenti della Polizia in borghese, colto in flagrante, dopo la denuncia di Isabella e Maria Grazia. Golia, dopo tanti tentativi, riesce a convincere Nadia e Bartolo di essere stati vittima di truffa. La storia è stata molto commentata sui social, generando indignazione per Carmine e solidarietà per Nadia e Bartolo.