Veronica Pivetti torna con Amore criminale: puntata del 21 gennaio
Amore criminale con Veronica Pivetti: i casi di stasera
La nuova stagione di Amore criminale è partita domenica scorsa, 14 gennaio, facendo registrare un debutto del 6% di share, pari a 1 milione 395mila telespettatori. Questa sera Veronica Pivetti tornerà con una nuova puntata di Amore criminale. Centrale saranno le violenze psicologiche e le dipendenze affettive di due donne: Valeria e Patrizia. All’autrice del programma Matilde D’Errico sarà affidata l’anteprima della trasmissione e intervisterà Valeria, una donna di Milano che lavora come speaker radiofonica. Valeria racconterà la sua storia, caratterizzata da violenza e abusi psicologici subiti nel corso di sette anni dall’uomo che pensava di amare. Tanti i tentativi di plagio mentale di cui la donna è stata vittima dal proprio compagno, fino a quando la speaker radiofonica e scrittrice decide di farsi aiutare, affidandosi al centro antiviolenza per ricevere supporto adeguato e riacquistare la sua libertà. La storia di Valeria vuole essere anche uno sprono per quelle donne che vivono la sua stessa situazione: non bisogna tacere, occorre denunciare e farsi aiutare. Ognuno ha diritto alla propria dignità e libertà.
Veronica Pivetti conduce Amore criminale: la storia di Patrizia
Nella seconda puntata della nuova stagione di Amore criminale, in onda questa sera domenica 21 gennaio in prima serata sulla terza rete del servizio pubblico radiotelevisivo, Veronica Pivetti ci racconterà la storia di Patrizia. Amore criminale porta avanti la sua battaglia contro la violenza femminile fin dagli esordi. In ogni puntata della trasmissione è narrata una storia d’amore finita con un omicidio, focalizzandosi sulla storia di una persona uccisa o vittima di violenze psicologiche, sessuali, domestiche, sociali. Le storie sono raccontate tramite interviste ai protagonisti della vicenda e alle persone vicine alla vittima e ricostruzioni filmate. Patrizia è una donna che ha sopravvissuto a un tentativo di omicidio da parte del suo compagno. Questa è una storia di dipendenza affettiva e violenza psicologica. Dopo essersi separata e con un figlio piccolo, Patrizia decide di trasferirsi nella sua città d’origine e conoscere un uomo affascinante di cui s’innamora. Sposato e con tre figli, contraccambia l’interesse e decide di lasciare la moglie. A Patrizia mostra la sua vera personalità cattiva: un uomo violento, narcisistico e incline all’edonismo. Quando decide di allontanarsi da lui, Patrizia inizia ad essere perseguitata e minacciata, arrivando ad essere investita. La donna riesce fortunatamente a salvarsi, mentre l’uomo è stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione, pena ridotta a 8 anni in appello.