Benedetta Parodi ricorda Gualtiero Marchesi dopo la sua morte
Gualtiero Marchesi è morto: il ricordo di Benedetta Parodi
Si è spento ieri, 26 dicembre, in serata, a 87 anni, nella sua casa a Milano, il cuoco e gastronomo milanese, il maestro, Gualtiero Marchesi, da tutti considerato il precursore della “nuova cucina italiana” e, probabilmente, lo chef italiano più famoso in tutto il mondo. Tra i tanti personaggi noti del mondo dello spettacolo nostrano a rendergli omaggio, si è aggiunta anche la conduttrice Benedetta Parodi, ogni domenica ai fornelli del programma Domenica In, condotto dalla sorella Cristina. Benedetta, tramite la sua pagina Facebook ufficiale, ha voluto ricordare il maestro condividendo una foto di qualche anno fa di Marchesi ospite nel suo programma, I menù di Benedetta, durante il quale, per il menù piatti da maestro, il cuoco aveva proposto un piatto classico della tradizione culinaria, valorizzando al massimo anche una preparazione molto semplice, ovvero pomodoro e mozzarella.
Un grande onore aver conosciuto Gualtiero Marchesi.
È questa la didascalia che accompagna la foto pubblicata dalla minore delle sorelle Parodi.
Morto Gualtiero Marchesi: Benedetta Parodi lo ricorda sui social
È stato quindi con la cucina, il grande scopo e la grande passione della sua vita, che la conduttrice Benedetta Parodi ha voluto ricordare il maestro Gualtiero Marchesi, scomparso ieri sera. La Parodi non è stata l’unica a voler ricordare il maestro nel giorno della sua scomparsa e, infatti, a lei si sono aggiunti anche gli allievi più importanti di Marchesi, come il pasticcere Ernst Knam, suo collega su Real Time, che sul suo profilo Instagram ha scritto “Grazie maestro per tutto quello che mi hai dato“, oppure il giudice di Masterchef Italia, Carlo Cracco, che ha scritto semplicemente “Ciao Maestro. E grazie” e, infine, Davide Oldani, che ha affidato le sue parole a La Repubblica, ricordando Marchesi come un secondo padre per lui. Gualtiero Marchesi è stato un figlio d’arte dell’ambiente culinario, provenendo da una famiglia di ristoratori della provincia di Pavia, che gli hanno permesso di compiere le sue prime esperienze in questo settore. Ha pubblicato all’incirca 15 libri di cucina e accumulato, nel corso degli anni, 3 importanti stelle Michelin, rifiutate poi nel 2008, in seguito a una controversia aperta con la guida francese, a causa di voti alti assegnati quasi esclusivamente a ristoranti francesi e al suo pensiero personale di non voler relegare la cucina, in special modo quella dei giovani che iniziano ad affacciarsi a questo mondo, semplicemente a dei voti. Ci stringiamo alla famiglia del maestro e ai suoi affetti.