Bruno Vespa vittima di bullismo: la rivelazione a Verissimo
Verissimo: la confessione inaspettata di Bruno Vespa
Bruno Vespa, ospite della puntata di oggi di Verissimo ha confessato ai microfoni di Silvia Toffanin di essere stato vittima di bullismo. Con la compagna di Piersilvio Berlusconi il giornalista di Rai 1 stava parlando della sua infanzia in seguito alla visione di un video che riassumeva tutto ciò che lo aveva portato a tale professione. A tal proposito, Vespa ha dichiarato che deve molto ai suoi genitori, alla sua infanzia, e anche ai suoi insegnanti, tranne uno. Bruno ha quindi confessato che questo maestro ha rovinato il terzo anno delle elementari in quanto non era riuscito a difenderlo dalle molestie di un bullo, figlio di una persona molto in vista del paese. Anzi, come sottolineato da Vespa, il maestro non aveva voluto difenderlo, e aveva invece preso le parti del bullo: il padre di Bruno aveva addirittura protestato e il fatto era diventato in poco tempo di dominio pubblico all’interno della città. Un periodo che ha segnato nel profondo il conduttore di Porta a porta, tanto che ancora oggi, a distanza di tanti anni, ha ancora un ricordo molto nitido nella sua mente.
Bruno Vespa bullizzato alle elementari: le parole a Verissimo
Sempre durante l’intervista di Verissimo, Bruno Vespa ha affermato che contrariamente a quanto si possa pensare, lui è una persona molto solare ed espansiva, inoltre ama leggere e guardare i cartoni animati classici: i suoi preferiti sono Biancaneve o Cenerentola, con la zucca, la quale per lui è qualcosa di meraviglioso. Parlando proprio di questo argomento, il giornalista ha ricordato di tutti i viaggi fatti in macchina con suo figlio mentre lo accompagnava a scuola e gli raccontava della favola di Pinocchio. La madre invece non gli lesse mai delle favole, anche se comunque era stata una madre molto coccolosa: era una donna attenta e ligia, e gli controllava i compiti e i suoi quaderni. La mamma di Bruno Vespa è scomparsa ormai tanti anni fa, nel 2003, ma è ancora un vuoto che Bruno non riesce a colmare: egli la vorrebbe infatti presente sempre, anche oggi. Il padre invece è venuto a mancare giovanissimo, nel lontano 75, e l’ultimo triste aneddoto che Bruno ha raccontato a Silvia Toffanin ha avuto come protagonista proprio il signore. Bruno stava gareggiando per una premiazione nel settore del giornalismo interno alla Rai, e aveva fatto una scommessa con il padre: se avesse vinto avrebbero comprato la tv a colori. Peccato però che il padre scomparve nel 75 e la tv a colori arrivò in Italia nel 77.