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Paola Perego, caso Parliamone Sabato: Arcobaleno Tre cita Rai1

Scritto da , il Agosto 3, 2017 , in Personaggi Tv Tag: , ,
Foto Perego Paola Lucio Presta

Paola Perego: il caso Parliamone Sabato finisce in tribunale

Qualcosa faceva presagire da tempo che la spinosa vicenda Parliamone Sabato non sarebbe finita bene, nonostante la volontà (o presunta tale) da parte di Rai1 di voler reintegrare Paola Perego affidandole la gestione di alcune prime serate, dopo la chiusura improvvisa del suo programma pomeridiano, alla quale sono seguite non poche polemiche. E’ stato Lucio Presta, agente nonchè marito della presentatrice, ad annunciare con un tweet alcune settimane fa che Paola Perego sarebbe tornata su Rai1 nella stagione televisiva 2017/18. Di fatto, però, come si legge anche sui settimanali di tv e spettacolo per ogni conduttore sono stati ufficializzati gli impegni, eccetto per Paola, per la quale sull’ultimo numero di DiPiùTv si legge un generico “Tornerà su Rai1 nel 2018 con un nuovo programma” (ma quale?). A quanto pare nessuno, visto che il caso Parliamone Sabato è destinato a finire in tribunale, avendo Arcobaleno Tre citato Rai1 per danno d’immagine, economico e biologico, notizia trapelata grazie ad un tweet pubblicato proprio dall’agenzia di Lucio Presta ieri sera.

Paola Perego e la vicenda Parliamone Sabato: Arcobaleno Tre cita Rai1

Oggi depositato atto di citazione a @RaiUno per danni immagine, economici e biologici a seguito vicenda @peregopaola tribunale di Roma.
— arcobalenotre (@ArcobalenoTre) 2 agosto 2017

è il tweet con il quale ieri l’agenzia ha fatto sapere pubblicamente del provvedimento preso. Dunque dopo una stagione televisivamente ‘nera’ per Rai1, l’unica a doverne pagare le spese a quanto pare è Paola Perego, ‘colpevole’ di aver dato spazio ad un talk all’interno di Parliamone Sabato nel quale si è parlato del perchè gli uomini italiani farebbero meglio a scegliere le donne dell’est. Ora sarà dunque un giudice a dover scrivere la parola FINE sulla questione Parliamone Sabato, il cui epilogo, considerando le tempistiche all’italiana, non si prevede affatto vicino. Sorge però a tutti spontaneo chiedersi se la Perego anzichè elencare i ‘pregi’ delle donne dell’est, avesse bestemmiato in diretta, avesse fatto una campagna contro i vaccini, avesse fatto strane allusioni su “cosa fanno da 20 anni per lavorare” i colleghi o avesse chiamato “nana di merd…..” una sua ospite da “prendere a pugni nel basso ventre”, sarebbe stata perdonata? Della serie: la legge NON è uguale per tutti (anche un countdown di fine anno partito con qualche secondo di anticipo è più grave di tutti i fatti sopra elencati? A quanto pare si). Al giudice l’ardua sentenza.