Oney Tapia dopo Ballando: la confessione su Veera Kinnunen
Ballando con le stelle, Oney Tapia su Veera Kinnunen: “Mi mancherà”
A distanza di due giorni dalla vittoria di Oney Tapia a Ballando con le stelle, l’atleta paralimpico si è confessato alle pagine de Il Giornale, il quale ha anche affermato parole molto dolci nei confronti della sua maestra Veera Kinnunen. Il trionfatore del programma di Rai 1 ha inizialmente dichiarato di non aver mai immaginato nemmeno lontanamente di poter vincere la trasmissione: infatti, ha sempre pensato che vi erano altri concorrenti molto più preparati di lui e tuttora non riesce ancora a crederci che abbia trionfato veramente. Inoltre, Oney Tapia ha palesato che grazie al programma di Milly Carlucci ha scoperto di avere tanto talento nascosto in lui: occorreva solo che si lasciasse andare un po’ di più. Il ballo è inoltre qualcosa che lo rende libero e il fatto che sia cieco non vuol dire proprio nulla: lui ci vede infatti con il cuore, e l’incidente avuto è stato una sorta di benedizione per lui. Come ha affermato il vincitore di Ballando, diventare cieco gli ha insegnato a vivere e gli ha dato una nuova luce.
Oney Tapia dopo la vittoria di Ballando parla di Veera Kinnunen
Durante l’intervista rilasciata al settimanale, Oney Tapia ha parlato anche della sua maestra Veera Kinnunen, dichiarando che gli mancherà molto la ballerina, e l’ha ringraziata per tutto ciò che gli ha regalato durante il loro percorso all’interno di Ballando con le stelle.
“Gran parte di ciò che abbiamo fatto assieme è merito suo. La professionista era lei. Io copiavo soltanto.”
Ha affermato umilmente Oney, ed infine ha anche chiarito una volta per tutte sulle false notizie che erano circolate in rete a ridosso della finale del programma: molti avevano infatti detto che Tapia fosse un ballerino professionista cubano (il che voleva dire quindi essere facilitato all’interno di un talent di danza). Oney Tapia ha però detto che era una notizia distorta, in quanto lui è cubano e tutti i cubani ballano. Inizialmente arrotondava il suo stipendo ballando in alcuni locali di Bergamo, ma non era mai andato a nessun corso, e quindi non era affatto un ballerino professionista, come molti avevano sostenuto.