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I Fatti Vostri: è guerra tra Giancarlo Magalli e Marcello Cirillo

Scritto da , il Maggio 27, 2017 , in Personaggi Tv Tag: , ,
foto magalli ifattivostri

Giancarlo Magalli e Marcello Cirillo de I Fatti Vostri: l’acceso botta e risposta

E’ la stagione degli addii e ognuno di essi pare funereo. L’arrivederci di Giancarlo Magalli a I Fatti Vostri è stato più incerto che mai. Si sa che la trasmissione riaprirà le porte a settembre, ma non si sa chi aprirà ai telespettatori. Si era già pensato che la squadra di Michele Guardì potesse essere rivoluzionato soprattutto dopo la bagarre tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. Alla fine della fiera, come si suol dire, si era risolto tutto con una pace in televisione con tanto di bacio. I due, però, potrebbero rivedersi in tribunale visto che Adriana Volpe in quel frangente aveva accettato le scuse per quanto detto in Tv, ma non per quanto fatto intendere sui social. Ed è proprio sui social che si sta consumando una guerra tra il conduttore de I Fatti Vostri e Marcello Cirillo, co-conduttore dal 2009 che ha deciso di rompere il silenzio e di difendersi

“Sei stato per anni il mio capitano, ma la fascia al braccio per me tu l’hai persa ti auguro di trovare dei compagni di lavoro che ti ameranno e rispetteranno”.

I Fatti Vostri, Marcello Cirillo a Magalli: “Non sei più il mio capitano”

Tutto è iniziato con una semplice risposta di Giancarlo Magalli sui social a una signora che ha espresso tutta la sua delusione nel caso in cui a settembre Marcello Cirillo non compaia più a I Fatti Vostri. Al conduttore è sembrata esagerata l’affermazione della signora visto che una trasmissione è fatta di contenuti e non di certo di soli presentatori che cantano “per tre minuti”. Marcello Cirillo, sentitosi preso in causa, ha fatto intendere che il prossimo anno non ci sarà (né lui né Adriana Volpe?) e gli ha augurato di avere compagni di lavoro che lo stimino e lo rispettino. La risposta di Magalli (addio a I Fatti Vostri?) non si è fatta attendere:

“Le decisioni che ti riguardano non dipendono da me e ne avrei parlato volentieri se non non avessi smesso di salutarmi e di parlarmi”.