Trono Classico: Marco Cartasegna imita Andrea Damante? Le critiche
Marco Cartasegna del Trono Classico come Andrea Damante? La polemica sui social
Durante la registrazione di ieri di una nuova puntata del Trono Classico di Uomini e Donne è successo di tutto e di più. Difatti, la trasmissione è iniziata con l’abbandono del tronista Manuel Vallicella. Quest’ultimo ha asserito che non può cercare la fidanzata in quanto ha ancora delle situazioni nel suo passato in sospeso da affrontare. Finita qua? Ma nemmeno per sogno perchè anche Sonia Lorenzini ha fatto molto parlare in queste ultime ore. Andando nel particolare, la giovane tronista ha scelto Emanuele Mauti, prendendo in contropiede un po’ tutti. E a tal proposito ci sono state tantissime fan che proprio sui social hanno scritto molti messaggi di critica perchè hanno pensato che la ragazza abbia fatto tale scelta solo per convenienza in quanto smascherata dal neo opinionista Mario Serpa. Ma ecco arrivare un altro clamoroso colpo di scena: la presentazione del nuovo tronista, Mario Cartasegna. Però il giovane ha già fatto molto discutere sul web per via di alcune somiglianze fisiche e non solo con un ex amatissimo protagonista di Uomini e Donne Andrea Damante.
Trono Classico: Marco Cartasegna come Andrea Damante?
Infatti, molte estimatrici del famoso dating show prodotto e condotto da Maria De Filippi hanno notato alcune cose sul nuovo tronista Marco Cartasegna, che hanno già fatto infiammare gli animi. Difatti sono in tante a definire il nuovo protagonista del Trono Classico che ha preso il posto dell’uscente Manuel Vallicella come una bieca imitazione di Andrea Damante. Il motivo? In pratica tante hanno notato una somiglianza davvero smaccata con “Il Dama”: stesso look, stessa pettinatura, stessa altezza, stesso sguardo. E chissà che Marco Cartasegna non riesca a fare un trono brillante come quello portato avanti proprio da Damante. Insomma, il giovane imprenditore subito dopo esser stato annunciato come nuovo tronista di Uomini e Donne già deve guadagnarsi il favore del pubblico. Ci riuscirà?