Il Volo replica alle critiche di Vittorio Sgarbi: le loro parole
Il Volo risponde a Vittorio Sgarbi: “Un cantante non è un cd”
Che cosa sarebbe il mondo dello show business senza gli scontri infuocati in grado di infiammare i fan e il web intero? Sicuramente molto noioso. Questa volta al centro dell’attenzione mediatica vi sono i tre tenori del gruppo musicale Il Volo. Il trio, famosissimo in Italia e ancora di più all’estero, è “colpevole” di aver rifiutato di cantare alla cerimonia di insediamento del presidente eletto Donald Trump perché definito “xenofobo e razzista”. Ognuno è libero di fare come crede, ma questa scelta proprio non è andata giù al critico d’arte Vittorio Sgarbi che, in un video pubblicato su Facebook, si è espresso sulla questione senza peli sulla lingua come sempre:
“Il vostro ruolo non è quello di esprimere opinioni politiche, ma di cantare. Perciò andate a cantare e non rompete, cogli****lli inutili”.
Vittorio Sgarbi contro Il Volo: la replica dei tre cantanti
Parole forti quelle pronunciate da Vittorio Sgarbi che non sono passate inosservate. Il Volo ha risposto alle critiche? Assolutamente sì, e a pensarci è stato Piero Barone su Twitter dicendo che il ragionamento che dilaga nel web è quello per cui se si è dei cantanti bisogna cantare e basta senza avere l’ombra di un pensiero critico. Il cantante è sicuro che se avessero accettato di cantare per Donald Trump le critiche sarebbero state le stesse se non peggiori. Il cantante del trio Il Volo conclude il suo intervento sui social con il seguente pensiero:
“Rimango del parere che un cantante non è un cd ma una persona libera di scegliere ‘come’, ‘quando’, ‘per chi’ cantare”.
La bagarre sorta per la decisione de Il Volo di non cantare per il presidente eletto Donald Trump continuerà oppure tutto andrà a sfumare proprio come una qualsiasi canzone?